martedì 25 settembre 2012

Alice presenta "Samsara" a Torino, 26 settembre 2012

Ospite a Radio GrP (ascoltabile in streaming) alle ore 16.40 e alla a Fnac Torino Centro ore 18.00



ALICE
Samsara

Il nuovo album di inediti di Alice arriva a quattordici anni dal precedente “Exit” (1998), titolo che, riletto a posteriori, sembrava quasi anticipare il suo desiderio di uscire di scena dal mondo della discografia ufficiale. A quel disco erano infatti seguiti anni di progetti live e discografici dedicati spesso a riletture di canzoni e materiali sonori altrui, fino ad arrivare, oggi, alla decisione di tornare nuovamente ad incidere del repertorio nuovo e originale. Così, SAMSARA nasce come un disco che trova la sua forma nell’ispirazione e accuratezza con cui si è definito nel corso del tempo, canzone dopo canzone, collaborazione dopo collaborazione.
E’ un album che schiera un team di lavoro straordinario, composto di eccellenze famose e sorprendenti, in grado di offrire a queste canzoni tutta la bellezza e la grazia che meritano, facendole al tempo stesso suonare come il più consapevole e raffinato dei dischi “pop”.

Dal "progressive" e dal “pop”, ma da quello illuminato degli anni ’60 , ’70 e '80, provengono infatti almeno tre dei principali protagonisti di questo lavoro: Franco Battiato che ha scritto per lei la canzone "Eri con me", il produttore Francesco Messina e un artista come Mino Di Martino che firma ben quattro brani ( “Morire d’amore”, “Un mondo a parte”, “Autunno già” e “Come il mare” ) dei dodici di cui l’album si compone. A loro si affianca un altro nome eccellente del pop contemporaneo come quello di Tiziano Ferro che ha scritto per lei “Nata ieri” e “Cambio casa”, oltre alla stessa Alice che firma “Orientamento” e “Sui giardini del mondo”, quest’ultima composta insieme al primo chitarrista dei Bluvertigo, Marco Pancaldi.

Ma nel disco compaiono anche altri nomi illustri della musica italiana, come quello di Lucio Dalla, di cui Alice riprende una delle canzoni più significative, “Il cielo”; di Giuni Russo, con la versione-studio di una rilettura della sua messa in musica della poesia di Totò “ 'A cchiù bella "; e dei Califfi, la cui essenziale cover di “Al mattino” chiude idealmente il disco.

Se il team autorale è di prim’ordine, quello produttivo non è da meno: al nome dell’ex-Japan Steve Jansen, si affiancano i nomi di Francesco Messina, storico alter ego artistico di Alice, da tempo fidato collaboratore dell’artista forlivese e quello di un altro asso del pop, Marco Guarnerio. Alberto Tafuri che ha curato gli arrangiamenti degli archi, ha prodotto " ' A cchiù bella" e una versione remix di “Cambio casa” vede invece all’opera, in veste di produttore e coautore del brano, anche il pluripremiato Michele Canova Iorfida (Jovanotti, Tiziano Ferro e tanti altri).
Il resto, su questo disco, lo fanno le canzoni, che pur essendo tutte assai diverse tra loro danno l’impressione di stare insieme per costruire un album perfetto, siano esse dense di riferimenti storici o letterari - dall’iniziale “Morire d’amore” ispirata alla vita di Giovanna D’Arco a “Come il mare” e “Autunno già”, i due brani ispirati invece a opere dei poeti “maledetti” Rimbaud e Verlaine – sia che tocchino temi esistenziali-spirituali come "Eri con me" o che più semplicemente affrontino amore, quotidianità e relazioni umane che danno luogo a quell’eterno scorrere della vita che bene prende forma in una parola sanscrita, samsara, rappresentato proprio da una ruota che gira.
Tutto questo sfocia in un album di grandi canzoni, composte, arrangiate ed eseguite mettendo sempre prima al centro di tutto quell’idea di urgenza espressiva e di direzione artistica ben precisa cui Alice ha sempre dato spazio nel corso della sua carriera. Forse, se SAMSARA può prendersi un merito, è quello di offrire una moltitudine di porte aperte per chi avrà voglia e curiosità di ascoltare il nuovo lavoro di una delle artiste italiane più originali e coerenti nel seguire il proprio percorso creativo. Le troverà nella bellezza delle storie, nella scelta accurata del repertorio, nella forza delle interpretazioni, nella grazia degli arrangiamenti, mai ridondanti o “facili”, ma al contrario sempre pensati e costruiti per impreziosire voce e canzoni.

Le canzoni di SAMSARA parlano di ciò che senza sosta continua ad accaderci, a scorrere, e al tempo stesso ne incarnano il significato; perché ogni nuovo lavoro per un vero artista assomiglia al compiersi di un giro di ruota e contiene in sé gioie e sofferenze catturate dallo scorrere di questo flusso continuo. Rinchiude voci e suoni e lascia loro cantare parole, raccontare momenti in cui vivere aspirando ad un’unità superiore e quelli in cui si finisce per rimanere prigionieri di questo imperfetto paradiso terrestre chiamato vita.