venerdì 14 settembre 2012

Alice, un cd dopo 14 anni «La mia ricerca in libertà»


Il titolo «Samsara? In sanscrito sta a indicare il flusso della vita»
MILANO - «Alice è un emblema di stile ed integrità. È un esempio di come ci si dovrebbe comportare quando si fa musica: seguendo l' istinto e la passione, assecondando i propri tempi e la propria sensibilità. Scrivere per lei è stata una delle sfide più stimolanti dei miei ultimi dieci anni da autore». Parola di Tiziano Ferro, che firma ben due canzoni di «Samsara», nuovo album di Alice (al secolo Carla Bissi, da Forlì che il 26 settembre compirà 58 anni), il primo di inediti dal 1998. C' è una canzone firmata da Battiato&Sgalambro («Eri con me»), un' altra nella quale la scomparsa Giuni Russo mette in musica «' A cchiù bella», una celebre poesia di Totò, e pure una canzone inedita di Lucio Dalla intitolata «Il cielo». Un clima mistico ma nel complesso accattivante fin dal singolo «Nata ieri», firmata appunto da Ferro. «Questa canzone - spiega Alice - è un inno al cambiamento. Passare a qualcosa di nuovo, la fine di un ciclo, l' inizio di un altro. Per arrivare a scoprire qualcosa di nuovo nell' ambito di una visione cristiana della vita. Il cambiamento è movimento vitale. Nel momento in cui tutto rimane com' è, tutto si ferma e muore». E il titolo del cd? «È il termine sanscrito che sta a indicare il flusso incessante della vita nei suoi vari cicli, nascita, morte, rinascita». Come è cambiata la Alice che vinse Sanremo 1981 con «Per Elisa»? «Molto. La vita mi ha dato amore e successo. Ho scoperto che tutto questo non bastava e così continuo a cercare in piena libertà senza pretendere il consenso a tutti i costi».