domenica 3 aprile 2011

Concerto di Alice a Rieti, 2 aprile 2011

Ultimo spettacolo, molto probabilmente, per quanto riguarda il progetto "Lungo la strada", con il programma collaudato degli anni passati, sempre emozionante e proposto con passione, rigore e professionalità.


Alice fino ad agosto sarà impegnata nella registrazione del nuovo disco di inediti che - ha anticipato - comprenderà qualche canzone sua e, tra le altre, una di Battiato, due di Tiziano Ferro e Mino Di Martino (che, per l'occasione, stavolta ha musicato una poesia di Rimbaud).
Un disco senza uno specifico filo conduttore, che conterrà dunque canzoni di vario tipo che - ha confessato entusiasta - la stanno facendo "divertire" molto. L'uscita è prevista per ottobre 2011 con tour a febbraio-marzo 2012.
Il prossimo appuntamento in cui la si potrà ascoltare live sarà a fine giugno alla rassegna "La Milanesiana" che si tiene ogni anno a Milano.
[Grazie per le bellissime foto a: Flavio (in alto), a Davide (in basso) e a Marco (foto qui a fianco) grazie anche per lo splendido video di "Non insegnate ai bambini"]


Alice, cantautrice colta ed ermetica - di  Fernando Felli, Il Giornale di Rieti

"Bella, dai lunghi capelli neri, una voce che incanta interpretando un repertorio sofisticato che tocca la sensibilità del pubblico".


Sabato 2 aprile si è svolta la seconda serata al Teatro Flavio Vespasiano del Premio Dodici Donne con la partecipazione della cantautrice Alice. Presente in platea un numeroso gruppo di fans che hanno dato alla serata la giusta calda atmosfera. Sul palco lei, Alice in splendida forma dai lunghi capelli neri sul bel viso altero, occhi da cerbiatta e movenze sprezzanti a enfatizzare l’invettiva al fiele intonata dal suo possente contralto.
Il repertorio è composto da una ventina di canzoni che svelano la peculiare ricerca dei testi molto sofisticati e spesso all’insegna del nonsense, tipico dello stile di Franco Battiato. Tra questi brani possiamo citare “ Chan-son egocentrique”, I treni di Tozeur”, “Prospettiva Nevski” nei quali emerge la forza interpretativa di Alice. C’è posto anche per la poesia portata in forma musicale come “La recessione”, un testo di Pier Paolo Pasolini, tratto dall’album più ermetico in cui l’artista raggiunge il punto più alto della propria maturità artistica. Al Friuli, terra da lei amata e dove attualmente vive, è dedicata una fiaba “Anìn à gris”, andiamo a grilli.
Seguono i brani che l’hanno portata al successo tra i quali “Il vento caldo dell’estate”, “Il sole nella pioggia”, “Come un sigillo” e “Per Elisa” con il quale vinse il 31° Festival di Sanremo nel 1981. Suggestiva interpretazione della poesia di Totò “A' cchiù bella” che è un omaggio all’amica e collega Giuni Russo. Bella l’interpretazione del brano di Franco Battiato “La cura”, particolarmente amato dal pubblico femminile. Ad accompagnare Alice in un’ora e mezza di emozioni è il bravo pianista e polistrumentista Alberto Tafuri che si alterna alla chitarra, alla tastiera e al pianoforte.
Il concerto di Alice mette d’accordo tutti e fa risaltare la bravura di una cantautrice spesso schiva ad apparire sotto i riflettori e che ai tanti applausi ricevuti risponde con un filo di timidezza. In un momento particolarmente di crisi per la cultura, causato dell’insensibilità dei governanti, si registra una controtendenza nell’aumento della presenza del pubblico, specie di giovani e questo fa pensare che l’arte in genere è fonte di vita. È quello che si sta registrando ogni sera in questo eccezionale fine settimana al Teatro Flavio Vespasiano.