mercoledì 23 gennaio 2013

Alice attesa a Roma, Pescara e Udine

“CANTO IN FRIULANO CON PIACERE”: la cantante, dopo Roma e Pescara, tornerà in concerto nell'amato Friuli.

Alice torna in Friuli. La cantautrice romagnola arriverà a Udine mercoledì 30 gennaio. L’appuntamento è fissato per le 21 al Teatro Palamostre: unica data in regione del nuovo tour, che nella sua denominazione ripropone il titolo dell’album “Samsara”. Il disco, pubblicato lo scorso 18 settembre, contiene dodici brani, tra cui una canzone firmata da Franco Battiato, “Eri con me”, quattro composizioni di Mino Di Martino, due di Tiziano Ferro e una creata a quattro mani con l’ex chitarrista dei Bluvertigo, Marco Pancaldi.Quella di Alice è una delle voci e delle personalità più interessanti dell’intera scena italiana, per come da ormai quattro decenni si muove con originalità e stile tra pop da classifica, canzone d’autore, sperimentazione e ricerca. Alice occupa anche una particolare posizione all’interno della produzione musicale in friulano: nel suo album del 1989 “Il sole nella pioggia”, infatti, si è cimentata con successo con “Anìn a grîs”, poesia di Maria Di Gleria trasformata in canzone da Marco Liverani. A pochi giorni dallo spettacolo in cartellone al Palamostre, abbiamo incontrato l’artista forlivese, che da anni è di casa in Friuli. Dopo aver partecipato a Folkest, l’estate scorsa, ritorna in Friuli con un nuovo tour e un nuovo album.
Che tipo di spettacolo presenterà a Udine il 30 gennaio?
«Si tratta di un set totalmente diverso da quello presentato a Spilimbergo. Lì ero accompagnata da due soli musicisti, mentre in questo caso con me ci saranno Marco Guarnerio e Osvaldo Di Dio alle chitarre, Andrea Viti al basso e Nick Taccori alla batteria. Si tratta di un tour in teatro, che non comprende soltanto la musica, ma è composto anche da video ed immagini. Lo spettacolo è incentrato principalmente sul nuovo album, “Samsara”, nonché su una serie di brani appartenenti al mio repertorio. Si tratta di canzoni alle quali sia io che il pubblico che mi segue siamo molto legati: attingerò dalla mia discografia, andando a ritroso nel tempo sino all’inizio degli anni Ottanta».
Cosa pensa del nuovo disco, “Samsara”, che in sanscrito riprende il senso dello scorrere della vita?
«Sono molto soddisfatta. È un lavoro realizzato con calma e con serenità, con l’apporto di molte persone, con cui condivido gusti e sensibilità. C’è l’apporto fondamentale di Francesco Messina, che cura la produzione. Il nostro sodalizio risale ad oltre venticinque anni fa. Ci riconosciamo in quello che facciamo insieme ed anche nelle collaborazioni con altri musicisti ed autori».
Nell’album c’è anche una canzone firmata da Battiato, autore e musicista al quale è legata una parte significativa della sua carriera…
«L’incontro con Battiato nel 1980 è stato fondamentale, sia sul piano personale che dal punto di vista professionale. È una persona speciale. Con lui e con Giusto Pio abbiamo fatto un bel percorso insieme. Successivamente la nostra collaborazione è stata meno stretta, ma non ci siamo mai persi di vista. Mi piace ciò che fa, e non solo in musica: l’aver deciso di fare l’assessore regionale alla cultura in Sicilia è stato un atto di generosità nei confronti della sua terra».
Parliamo di “Anìn a grîs”, la canzone che nel 1988 vinse il Premi Friûl organizzato da Radio Onde Furlane e che nella versione di Alice ha girato letteralmente il mondo: c’è chi l’ha ascoltata anche in volo, nella playlist di world music offerta da una compagnia aerea internazionale…
«Si tratta di un testo bellissimo, intenso, poetico. L’ho scoperta grazie a Francesco Messina, che in questi anni mi ha messo in contatto anche con molti musicisti con cui ho poi collaborato. In principio avevo qualche problema di dizione: il friulano è una lingua particolare. Tuttavia, grazie all’autrice, Maria Di Gleria, ho superato ogni difficoltà. La canto ancora con piacere». Per ulteriori informazioni riguardanti il concerto: www.azalea.it.Fonte: Il Quotidiano FVG, intervista di Marco Stolfo