Nel cielo di Alice
TORINO, 1 febbraio 2013 - Si rivede oggi in città Carla Bissi, in arte Alice, da tempo assente dai palchi torinesi. Accade al Colosseo, durante la tournée avviata a fine novembre sulla scia della pubblicazione del nuovo album "Samsara".
Alice, come stanno andando i concerti?
«Molto bene: la partecipazione del pubblico è straordinaria, dal primo all' ultimo pezzo, anche quelli del disco nuovo, che teoricamente dovrebbero essere meno conosciuti, visto che "Samsara" è uscito a fine settembre».
Che pubblico vede dal palco?
«È davvero molto eterogeneo, dai miei coetanei ai neonati: l'altra sera a Genova c'era una coppia di giovani sposi con una bimba che avrà avuto quattro o cinque mesi».
Com'è organizzato lo spettacolo?
«Non segue un particolare filone narrativo, ha piuttosto a che fare col mio percorso musicale e quindi riguarda il presente, il passato prossimo e il passato remoto. E non è esclusivamente musicale: ci sono proiezioni video molto particolari, legate ai temi delle varie canzoni».
Alla fine, prima dei bis, canta "Il cielo" di Lucio Dalla: è una scelta simbolica?
«È il brano più adatto per chiudere il concerto: ha in sé una poetica e una luminosità che danno il senso dell' infinito... Erano diversi anni che avevo intenzione di interpretarlo ed è stato registrato prima della morte prematura di Lucio: può sembrare un omaggio postumo, ma non è stato concepito come tale».
Che senso dà al titolo dell' album?
«In questo caso "samsara" va inteso nell' accezione che ha in sanscrito, ossia il ciclo della vita nella continuità dalla nascita alla morte e alla rinascita, rappresentato in genere da una ruota che gira. E i temi toccati nel disco, che è eterogeneo, essendo frutto di diverse mani compositive, alla fine sono appunto quelli della vita».
A proposito di compositori: è tornato a scrivere per lei Franco Battiato e lo ha fatto invece per la prima volta Tiziano Ferro...
«Franco non scriveva una canzone per me esattamente da 30 anni: l' ho chiamato, chiedendogli un brano che avesse certe caratteristiche, e nel giro di tre giorni mi ha mandato "Eri con me", nonostante si fosse detto inizialmente titubante. Tiziano Ferro è stato interpellato invece da un mio collaboratore, siccome io non lo conoscevo personalmente, e anche lui ha risposto immediatamente, tant'è vero che invece di una canzone me ne ha date due, "Nata ieri"e "Cambio casa"».
Siamo alla vigilia del festival di Sanremo: non ha avuto la tentazione di provare ad andarci?
«Avendo pubblicato il disco a settembre, quest'anno non era nell' ordine delle cose, e in genere direi che il festival non sta in cima ai miei pensieri, anche se non escludo a priori di tornarci in futuro. L' ultima volta ci sono andata nel 2000, in un' edizione presentata come questa da Fabio Fazio: ne ho un gran bel ricordo».
E che ricordi ha dei suoi precedenti a Torino?
«Sono contenta di tornarci:è tanto tempo che non vengo, l' ultima volta fu col progetto "God Is My DJ", fra il 2000 e il 2001... Detto questo, amo molto Torino e dei concerti ho bei ricordi: con me il pubblico è stato sempre molto caldo e accogliente. Di recente sono venuta a presentare "Samsara" alla Fnac ed è stato un momento bellissimo, con un' affluenza incredibile di persone: mi auguro che quella magia si ripeta». “Repubblica.it", Alberto Campo”
Un nuovo disco per un ritorno atteso 14 anni
Passa anche per Torino il ritorno in grande stile di Alice: al centro della tournée il recente album "Samsara".
E' tornata a incidere un cd di canzoni inedite quattordici anni dopo "Exit": come mai?
" Dal 1998 in avanti mi sono dedicata a tanti progetti diversi, finchè ho sentito il bisogno di cimentarmi di nuovo come interprete. Solo due brani del cd sono miei, per gli altri mi sono affidata ad autori molto bravi come Franco Battiato, Tiziano Ferro e Mino Di Martino, che tra l'altro si è di recente trasferito a Torino. Tutto però funziona come un viaggio, ha una struttura ciclica proprio come il Samsara, il dipinto tibetano che descrive la ruota della vita".
Ha altre persone di fiducia qui?
"La violoncellista Ines Hrelja e Alberto Tafuri, che ha arrangiato gli archi di tutto il disco e a cui sono legata anche da una forte amicizia. Quando cominciò a lavorare a X Factor provò, seppur timidamente, a coinvolgermi; ma non ci è riuscito".
Allergica ai talent show?
"Diciamo che dal mio punto di vista la crescita di un giovane è un'altra cosa. Prima di tutto una questione di chiarezza interiore, che significa individuare una propria strada e perseguirla senza farsi abbagliare dai successi effimeri. Ciascuno ha un sentire suo personale che va tutelato e sviluppato senza forzature".
Che show vedremo al Teatro Colosseo?
"Il disco è fresco di stampa, dunque mi rappresenta al 100% e lo riproduciamo fedelmente in concerto. Di conseguenza le canzoni precedenti si adattano alla nuova veste per dare una coerenza generale. Tutto è sostenuto da videoproiezioni e da una scenografia strettamente funzionale. Con me salgono sul palco quattro musicisti". di Paolo Ferrari - La Stampa
TORINO, 1 febbraio 2013 - Si rivede oggi in città Carla Bissi, in arte Alice, da tempo assente dai palchi torinesi. Accade al Colosseo, durante la tournée avviata a fine novembre sulla scia della pubblicazione del nuovo album "Samsara".
Alice, come stanno andando i concerti?
«Molto bene: la partecipazione del pubblico è straordinaria, dal primo all' ultimo pezzo, anche quelli del disco nuovo, che teoricamente dovrebbero essere meno conosciuti, visto che "Samsara" è uscito a fine settembre».
Che pubblico vede dal palco?
«È davvero molto eterogeneo, dai miei coetanei ai neonati: l'altra sera a Genova c'era una coppia di giovani sposi con una bimba che avrà avuto quattro o cinque mesi».
Com'è organizzato lo spettacolo?
«Non segue un particolare filone narrativo, ha piuttosto a che fare col mio percorso musicale e quindi riguarda il presente, il passato prossimo e il passato remoto. E non è esclusivamente musicale: ci sono proiezioni video molto particolari, legate ai temi delle varie canzoni».
Alla fine, prima dei bis, canta "Il cielo" di Lucio Dalla: è una scelta simbolica?
«È il brano più adatto per chiudere il concerto: ha in sé una poetica e una luminosità che danno il senso dell' infinito... Erano diversi anni che avevo intenzione di interpretarlo ed è stato registrato prima della morte prematura di Lucio: può sembrare un omaggio postumo, ma non è stato concepito come tale».
Che senso dà al titolo dell' album?
«In questo caso "samsara" va inteso nell' accezione che ha in sanscrito, ossia il ciclo della vita nella continuità dalla nascita alla morte e alla rinascita, rappresentato in genere da una ruota che gira. E i temi toccati nel disco, che è eterogeneo, essendo frutto di diverse mani compositive, alla fine sono appunto quelli della vita».
A proposito di compositori: è tornato a scrivere per lei Franco Battiato e lo ha fatto invece per la prima volta Tiziano Ferro...
«Franco non scriveva una canzone per me esattamente da 30 anni: l' ho chiamato, chiedendogli un brano che avesse certe caratteristiche, e nel giro di tre giorni mi ha mandato "Eri con me", nonostante si fosse detto inizialmente titubante. Tiziano Ferro è stato interpellato invece da un mio collaboratore, siccome io non lo conoscevo personalmente, e anche lui ha risposto immediatamente, tant'è vero che invece di una canzone me ne ha date due, "Nata ieri"e "Cambio casa"».
Siamo alla vigilia del festival di Sanremo: non ha avuto la tentazione di provare ad andarci?
«Avendo pubblicato il disco a settembre, quest'anno non era nell' ordine delle cose, e in genere direi che il festival non sta in cima ai miei pensieri, anche se non escludo a priori di tornarci in futuro. L' ultima volta ci sono andata nel 2000, in un' edizione presentata come questa da Fabio Fazio: ne ho un gran bel ricordo».
E che ricordi ha dei suoi precedenti a Torino?
«Sono contenta di tornarci:è tanto tempo che non vengo, l' ultima volta fu col progetto "God Is My DJ", fra il 2000 e il 2001... Detto questo, amo molto Torino e dei concerti ho bei ricordi: con me il pubblico è stato sempre molto caldo e accogliente. Di recente sono venuta a presentare "Samsara" alla Fnac ed è stato un momento bellissimo, con un' affluenza incredibile di persone: mi auguro che quella magia si ripeta». “Repubblica.it", Alberto Campo”
Un nuovo disco per un ritorno atteso 14 anni
Passa anche per Torino il ritorno in grande stile di Alice: al centro della tournée il recente album "Samsara".
E' tornata a incidere un cd di canzoni inedite quattordici anni dopo "Exit": come mai?
" Dal 1998 in avanti mi sono dedicata a tanti progetti diversi, finchè ho sentito il bisogno di cimentarmi di nuovo come interprete. Solo due brani del cd sono miei, per gli altri mi sono affidata ad autori molto bravi come Franco Battiato, Tiziano Ferro e Mino Di Martino, che tra l'altro si è di recente trasferito a Torino. Tutto però funziona come un viaggio, ha una struttura ciclica proprio come il Samsara, il dipinto tibetano che descrive la ruota della vita".
Ha altre persone di fiducia qui?
"La violoncellista Ines Hrelja e Alberto Tafuri, che ha arrangiato gli archi di tutto il disco e a cui sono legata anche da una forte amicizia. Quando cominciò a lavorare a X Factor provò, seppur timidamente, a coinvolgermi; ma non ci è riuscito".
Allergica ai talent show?
"Diciamo che dal mio punto di vista la crescita di un giovane è un'altra cosa. Prima di tutto una questione di chiarezza interiore, che significa individuare una propria strada e perseguirla senza farsi abbagliare dai successi effimeri. Ciascuno ha un sentire suo personale che va tutelato e sviluppato senza forzature".
Che show vedremo al Teatro Colosseo?
"Il disco è fresco di stampa, dunque mi rappresenta al 100% e lo riproduciamo fedelmente in concerto. Di conseguenza le canzoni precedenti si adattano alla nuova veste per dare una coerenza generale. Tutto è sostenuto da videoproiezioni e da una scenografia strettamente funzionale. Con me salgono sul palco quattro musicisti". di Paolo Ferrari - La Stampa