Alice

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lunedì 22 settembre 2014

Alice ospite di Mario Venuti nell'album "Il tramonto dell'Occidente"


Verrà pubblicato il 23 settembre il nuovo album di Mario Venuti dal titolo ”Il tramonto dell’Occidente” (iTunes), realizzato con la collaborazione di Kaballà e di Francesco Bianconi dei Baustelle, con la partecipazione di Alice nel brano "Tutto appare", Franco Battiato ("I capolavori di Beethoven"), Nicolò Carnesi ("L'alba") e Giusy Ferreri ("Ite Missa Est") .

"TUTTO APPARE"

Perché chi cerca verità
La ordina nei bar?
Cos’è che turba già da un po’
I figli dello smog?

Niente esiste
Tutto appare
C’è quello che non c’è
Niente esiste
Tutto appare
E nulla è come è

Chi è che vende alla tv
Politica e voodoo?
Chissà che differenza c’è
Fra l’anima e lo spread?

Niente esiste
Tutto appare
C’è quello che non c’è
Niente esiste
Tutto appare
E nulla è come è

E noi com’eravamo
Da ragazzi la domenica?
Così ci baciavamo
Per un dio bellissimo
Che in un attimo passò

Solo quello
Che non siamo
Solo questo so.

  
"Da parecchio tempo ormai ci si interroga su quanto la realtà virtuale o quella dei media sia preponderante rispetto al dato reale. “Even better than the real thing” cantavano gli U2 tempo fa. La realtà oggettiva scompare sommersa da mille propagazioni in un gioco di ombre cinesi. Niente esiste, tutto appare." (Mario Venuti)

"Com'è nato il coinvolgimento di Alice per Tutto appare?
Mario Venuti: Le canzoni spesso per la loro natura suggeriscono degli interpreti. Alice è una voce unica nel panorama della musica italiana. Un'icona che impreziosisce la canzone." (TGCom24)

"...Tutto appare è una delle canzoni più intense, impreziosita dalla voce di Alice, un gioco di ombre cinesi, tra ricordi dell’età dell’innocenza, in una società nella quale prevale l’apparire sull’essere e l’anima si confonde con lo spread, per chiudere con una citazione di Ossi di seppia di Eugenio Montale." (La Sicilia.it)

domenica 21 settembre 2014

Alice al Cervignano Film Festival il 27 settembre, "Premio speciale alla carriera Michael Gondry"

A Cervignano del Friuli (UD), in occasione del Cervignano Film Festival 2014, sabato 27 settembre alle ore 21, in Sala Aurora - Teatro Pasolini, ci sarà la presenza speciale di Carla Bissi, in arte Alice, che ritirerà il “Premio speciale alla carriera Michel Gondry". Come riporta l'articolo di UdineToday, Alice è in uscita imminente con il suo prossimo disco previsto, appunto, per quest’autunno.   
Cervignano Film Festival - Foto da Tempo senza Tempo

sabato 13 settembre 2014

Dintorni/ Kate Bush, il grande ritorno live con "Before the Dawn"

FUORI DAL BUIO E VERSO LA LUCE
(Recensione di ‘Before The Dawn’ - Antonello Saeli)

Quando le luci infine si abbassarono, e l’assordante mormorio della folla cedette lentamente alla tangibile, elettrica sensazione di grande attesa, che si poteva quasi scorgere nel suo zigzagare tra le poltrone in sala, tutto di colpo divenne reale, come se le vite di quelle migliaia di persone tra il pubblico avessero appena scoperto una nuova, sconosciuta ma attesa, quarta dimensione a completare le loro incomplete esistenze tridimensionali.
Tutti gli sguardi erano focalizzati sul palco vuoto, dove una manciata di strumenti era ancora in attesa dei musicisti, come foglie dimenticate tra i rami, che aspettano l’arrivo di uno zefiro che soffi e ne apra le danze, mentre le prime ipnotiche parole della preghiera di ‘Lily’ lentamente si susseguivano dagli enormi amplificatori, afferrando gentilmente alla gola gli ascoltatori.
D’un tratto, Kate entrò in scena, creatura di un regno lontano, seguita dai membri della sua banda di zingari in fila indiana, e il pubblico letteralmente impazzì.
Fu allora che mi resi conto della vera forza di quel legame quasi religioso, forgiato tra l’artista e il suo pubblico, attraverso anni di visione e integrità artistica, ossessiva ricerca sperimentale del suono, surreale approccio alle liriche, e l’uso del suo più peculiare strumento: una voce capace di sanare qualunque ferita dell’anima.


 La sua voce s’innalzava alta nell’aria, perfettamente indomita come nei suoi dischi, selvaggia e coraggiosa come ruggente felino in una giungla di pericoli invisibili, apparentemente non timorosa del peso psicologico di più di tre decadi di ritiro dal palco, sulle sue spalle. Un vuoto che avrebbe potuto trasformarsi in un mostruoso buco nero, ma che nella realtà si dissolse in un attimo, non appena la sua figura di madre terra accolse metaforicamente il corpo del suo pubblico, le braccia aperte nel preludio materno di un abbraccio, il sorriso prologo dell’indimenticabile viaggio musicale a venire.
Quella voce attaccò, a volte, con l’imprevedibilità di un predatore acquattato in attesa del momento dello scatto, salendo e scendendo i gradini del pentagramma con l’abilità di un’equilibrista, cosciente dell’abisso in attesa, ma che non guarda mai in basso.
Ogni brano incluso in quella prima manciata di composizioni fu accompagnato dall’applauso di riconoscimento della folla, anche se, probabilmente, ciascuno degli astanti avrebbe amato aggiungere i propri pezzi preferiti a quel limitato set di canzoni.
Kate appariva rilassata, come davvero gioisse della performance, spesso aggiungendo con grazia alle sue acrobazie vocali, movimenti rallentati del suo corpo. A volte, inseguendo il suo riflesso scuro sulle assi del palco, memore del più noto personaggio di Barrie, o forse persa in un gioco d’ombre cinesi, quasi a riavvolgere il nastro della sua vita, di colpo tornata bambina a giocare con la luce, la notte.
Il drammatico suono del bullroarer frantuma di colpo l’atmosfera sognante delle ultime note di ‘King Of The Mountain’, preparando il palco per il primo vero tuffo nelle acque tenebrose di ‘The Ninth Wave’, dove la realtà diviene sogno, il sogno incubo, e l’incubo ritorna a farsi vita reale, in un continuo gioco di cambi di ruolo e di luogo, nel tempo e nello spazio.

La bellezza di questa suite sta nel fatto che funziona perfettamente, sia come splendido pezzo narrativo, che come metaforico racconto di una perdita, della terrificante esplorazione di sé, delle impossibilità della comunicazione umana, del prendere atto delle priorità dell’esistenza.
Ma le parole non possono davvero esprimere l’incredibile quantità d’informazioni, sia sonore sia visive, letteralmente gettate addosso al pubblico, durante la spettacolare performance della seconda facciata tratta dall’album ‘Hounds Of Love’.
La suite include sezioni preregistrate e filmate, proiettate su un grande schermo, che si suppone rappresentino la realtà della vicenda, mentre ciò che accade sul palco rappresenta il lato immaginario del subconscio della naufraga protagonista, che fluttua in acqua durante la notte.
Ci sono così tanti livelli interpretativi di ciò che i sensi catturano dal palco, che sarebbe davvero impossibile rendere giustizia alla performance teatrale nella sua interezza, senza essere costretti a tralasciare qualche importante dettaglio. In un certo senso, è come se ci si concentrasse su qualcosa, essendo perfettamente coscienti che si perderà qualcos’altro, nel frattempo. Quasi come a voler catturare le forme cangianti dei cristalli colorati in fondo ad un caleidoscopio. Sai bene che quei pezzetti di plastica si mescolano magnificamente, e cerchi disperatamente di riconoscere forme in quei frammenti di magia, ma loro cambiano continuamente, e sei tu l’artefice del cambiamento, che nasconde l’ironia dietro alla storia.
Kate e i suoi talentuosi collaboratori sono i creatori che stanno dietro alla magia. Non stupisce che tutti cerchino spesso di leggere tra le righe, perché è così che deve essere. Il lavoro di Kate ha sempre lasciato molto spazio all’immaginazione, come se lei segretamente volesse indurre il suo pubblico a trovare i propri percorsi creativi, a creare le proprie storie, a riconoscere le forme nel caleidoscopio del suo genio.
Ogni aspetto di ‘The Ninth Wave’ è stato meticolosamente intessuto sulla tela della visione di Kate. Ogni filo s’intreccia meravigliosamente con il seguente, come nel più divino disegno d’arazzo. E questo è forse ciò che davvero accomuna ‘The Ninth Wave’ a ‘A Sky Of Honey’, in termini di produzione: una dettagliata fascinazione per la bellezza e il racconto, la necessità di donare a entrambe le suite, una controparte visiva alla loro già incantevole bellezza.


Certamente, ‘The Ninth Wave’ esplora gli oscuri recessi della mente attraverso il proprio doloroso e, a tratti, spiazzante immaginario di un’anima in pena. Al contrario, ‘A Sky Of Honey’ è celebrazione di luce e vita, Natura e Arte, lungo il proprio romantico racconto di un viaggio attraverso le emozioni dell’artista. Tuttavia, in realtà, esse non sono altro che le due facce della stessa medaglia.
L’approccio d’avanguardia a ‘The Ninth Wave’, la sua qualità surreale, il mix di dramma e commedia - che danzano mano nella mano come nelle più perfette combinazioni di estremi, soprattutto nelle sezioni di dialogo - e il visionario set scenografico, contribuiscono ad un’intensa ricezione dell’opera, che appare come composta da un insieme d’ingredienti magistralmente equilibrato.
I momenti più drammatici e, forse, commoventi dello spettacolo, risultano essere quelli in cui Kate appare più vulnerabile, come nella straziante ‘And Dream Of Sheep’, o durante ‘Hello Earth’, uno dei picchi emotivi più alti dell’intero lavoro. Vedere il corpo di Kate trasportato giù dal palco da una coorte di adepti Fish People, in una processione impressionante da funerale, è un’immagine che resterà scolpita nella mia mente, per il resto della mia vita.

 La seconda parte dello spettacolo, il trionfo bucolico di ‘A Sky Of Honey’, si confronta con la visione puramente artistica di una giornata nella vita di chi si stupisce del continuo cambiamento della luce, mentre ogni tipo di uccello celebra gloriosamente il trascorrere del tempo, dal primo pomeriggio al mattino seguente.
Ancora una volta, tutto è rallentato come a voler godere pienamente dell’attimo, mentre immagini di stormi di creature dell’aria, riempiono con grazia lo schermo.

C’è molta Italia in questa sezione dello spettacolo, dagli ovvi riferimenti a Roma e alle liriche di ‘Prologue’, alle maschere veneziane che ricordano il carnevale in laguna. Sarebbe interessante conoscere la reazione degli altri spettatori a questo particolare aspetto dello spettacolo, poiché ritengo di esserne stato colpito ad un livello diverso, per più di un’ovvia ragione. Sì, sono italiano. Ma, ben più importante, mio padre era un pittore. Immagino che ciò abbia dunque avuto un impatto su di me che, diversamente, non avrei vissuto.
‘A Sky Of Honey’ è tutta piume e becchi, cinguettii e campane, e ognuno sul palco sembra essere posseduto da questa sindrome ornitologica, soprattutto Kate, nel suo progressivo trasformarsi anch’essa in volatile.
Ci sono momenti di assoluta bellezza, come quelli che mostrano frecce scagliate trasformarsi in uccelli in volo, o la presenza poetica del modello in legno dell’artista, a tratti somigliante al Pinocchio di Collodi. Tuttavia, ancora una volta, scegliere un singolo dettaglio non renderebbe giustizia al resto della performance.

‘Before The Dawn’ appare come qualcosa che deve molto al rapporto madre-figlio, non solo per il rilevante contributo di Albert dietro alla decisione della madre di tornare sulle scene dopo una lunga assenza, ma anche per il viscerale legame, umano e artistico, così visibile sul palco. Albert è un giovane artista talentuoso, e deve essere stato complesso per lui affrontare un progetto così ambizioso alla sua età. La sua voce, sebbene piacevole e ben modulata, mostra a volte le comprensibili limitazioni di uno strumento che sta cercando definizione, nel corpo di qualcuno che non è più un bambino, ma non è ancora un uomo. Sono certo che apprezzeremo ancora di più le sue performance in un futuro prossimo, quando la sua voce avrà trovato, maturando, il proprio spazio e la propria forza.

   Devo ammettere che, personalmente, avrei amato vedere Kate esibirsi al piano in più di un singolo brano, confinato al termine dello spettacolo. Per me, seppur innamorato delle intricate ramificazioni del suo lavoro più sperimentale, la vera forza dell’artista sta nel legame speciale con il suo piano. Quando Kate si siede di fronte alla tastiera e inizia a cantare con l’anima, ogni cosa intorno a lei smette di esistere. La sua voce e il suo piano, potrebbero rendere da soli la mia piccola vita degna di essere vissuta, poiché si tratta di pura emozione e amore. E questo è ciò che cerco, sebbene sia consapevole che potrebbe non essere mai mio.
Antonello Saeli – Labyrinths of words

domenica 1 giugno 2014

Alice canta "Madre notte" e "Prospettiva Nevski" per "Sardegna Chi_ama"


Alice ieri sera a Cagliari, accompagnata dall'amico Paolo Fresu, direttore artistico e organizzatore dell'evento "Sardegna Chi_ama", ha proposto "Madre notte" e "Prospettiva Nevski". Video  Photo Gallery
[Grazie a Davide per il video] 
La serata è stata un grande successo e tutto l'incasso verrà devoluto, attraverso la Regione Autonoma della Sardegna, a favore del ripristino delle scuole sarde danneggiate dall'alluvione dello scorso novembre. 
Tutto il concerto con le esibizioni di altri grandi artisti come Eugenio Finardi, Paola Turci, Cristiano De Andrè, Gianna Nannini, Samuele Bersani, Ornella Vanoni ecc., si può rivedere cliccando su
 ”Sardegna Chi_ama” - RaiTV

giovedì 22 maggio 2014

Alice a Cagliari per "Sardegna chi_ama", sabato 31 maggio 2014: diretta su Rai3 e Rai Radio2

Confermata la partecipazione di Alice a “Sardegna chi_ama“, la grande non-stop di musica e spettacolo in programma sabato 31 maggio a Cagliari a partire dalle 19.30 (cancelli aperti alle 17.30), all’Arena Grandi Eventi di Sant’Elia, il cui incasso verrà devoluto a favore del ripristino delle scuole sarde danneggiate dall’alluvione dello scorso novembre. 


Ecco gli altri artisti che parteciperanno : Gianna Nannini, Amii Stewart, Francesco Renga, Mauro Pagani, Eugenio Finardi, Gianmaria Testa, Marco Carta, Omar Pedrini, Claudio Coccoluto, i Perturbazione, Raffaele Casarano, il Devil Quartet, Raphael Gualazzi, Gaetano Curreri e gli Stadio, Paola Turci, Ornella Vanoni, Samuele Bersani, Ron, Cristiano De André, Lella Costa, Ascanio Celestini, Luca Aquino, Piero Marras, Tazenda, Luigi Lai, Elena Ledda, Antonello Salis, Gavino Murgia, NeonElio, Franca Masu, Sikitikis, Menhir, Salmo, Lavinia Viscuso, l’Orchestra d’archi del Teatro Lirico di Cagliari, oltre a Celso Valli nel ruolo di arrangiatore e direttore musicale, e al direttore artistico dell’evento, il jazzista sardo Paolo Fresu.
Un ricco menù di interventi musicali (e non solo), con la regia affidata a Gianfranco Cabiddu e la conduzione di Geppi Cucciari e Neri Marcorè.  



Dalle 20 alle 23.30 la maratona di musica e spettacolo verrà trasmessa in diretta televisiva su Rai 3 e sarà seguita, dalle 19.50 alle 24, anche sulle frequenze di Rai Radio2 da Massimo Cirri e Sara Zambotti in una puntata speciale di Caterpillar: due ulteriori canali di visibilità per la campagna di raccolta fondi promossa da “Sardegna chi_ama” sulla piattaforma di crowdfunding Rete del Dono.
Per effettuare una donazione per il ripristino delle scuole isolane colpite dal “Ciclone Cleopatra” basta visitare il sito “Sardegna chi_ama“ e cliccare sul pulsante “Partecipa con una donazione”, o direttamente su Rete del Dono alla pagina di Sardegna chi_ama. 


È possibile contribuire alla causa di Sardegna chi_ama anche tramite bonifico su un apposito conto corrente (IBAN: IT89Y0567617400000070083765)

In parallelo alle donazioni spontanee prosegue la prevendita – presso tutte le filiali della Banca di Sassari, i punti vendita del Circuito Box Office, oppure online sul portale Boxol – dei biglietti per l’ingresso all’Arena Grandi Eventi di Sant’Elia: un posto in patea costa 35 euro, in tribuna 25 euro. 

Per maggiori informazioni, la segreteria organizzativa di “Sardegna chi_ama” risponde al numero di telefono 0783310490 e all’indirizzo di posta elettronica info@sardegnachiama.it. 

“Sardegna chi_ama” è un’iniziativa fatta propria come progetto speciale dalla Fondazione Banco di Sardegna, organizzata dall’associazione culturale Dromos di Oristano col sostegno e la collaborazione di Comune di Cagliari, Regione Autonoma della Sardegna, Banca di Sassari, Unipol, Tiscali, Time in Jazz, Rai3, Rai Radio2, Meridiana, Corriere della Sera, Legacoop Sardegna, Rete del Dono, Sardegna Solidale, IN/ARCH Sardegna, Architecture at Alghero (Dipartimento di Architettura, Design, Urbanistica – Università degli Studi di Sassari), Ance Sardegna, Ordine dei Geologi della Sardegna, IED Cagliari, Università degli Studi di Cagliari, INU Sardegna, Legambiente.



 LE COLLABORAZIONI DI ALICE CON PAOLO FRESU


VIAGGIO IN ITALIA (2003)

Come un sigillo
Islands
Febbraio

CHARADE (1995)
In piedi su uno specchio
Non ero mai sola
La fronte mormora

MEZZOGIORNO SULLE ALPI (1992)
In viaggio sul tuo viso
Lungo ritorno a casa
Madre Notte
Luce della sera

IL SOLE NELLA PIOGGIA (1989)
Cieli del nord
 + Il sole nella pioggia Tour 1990


mercoledì 16 aprile 2014

"I Treni Di Tozeur" di Alice e Battiato compie 30 anni: ristampa in vinile per il "Record Store Day"

Verrà pubblicata da Universal Music Italia il 19 aprile, in tutti i negozi, la ristampa in vinile, in edizione limitata, della hit di Alice e Franco Battiato "I Treni Di Tozeur" (F.Battiato-G.Pio- R.Cosentino), in occasione del "Record Store Day 2014", ossia la Festa internazionale dei negozi di dischi.
Il 45 giri in 7", che comprende sul Lato B il brano strumentale "Le biciclette di Forlì" scritto da Alice, presenterà la stessa grafica dell'originale pubblicato nel 1984 ed è acquistabile anche on-line su IBS.



Il singolo, presentato per la prima volta da Alice e Battiato il 5 maggio 1984 all'Eurofestival che si svolse in Lussemburgo, si classificò al 5° posto e risultò al 20° posto tra i più venduti nello stesso anno.Ecco il video originale della loro esibizione trasmessa quella sera da Rai2.


Dal sito ufficiale di Franco Battiato :
"La canzone fa riferimento a Tozeur, cittadina tunisina, una delle prime oasi nel deserto dopo Douz. La città è circondata da un lago salato (cit. «distese di sale…») le cui esalazioni in estate portano i viandanti a vedere miraggi. Se un tempo si parlava di carovane nere all’orizzonte oggi quei miraggi possono essere visti appunto come treni all’orizzonte. Questo brano fa parte anche della colonna sonora del film di Nanni Moretti 'La messa è finita' (1985)".

Il brano ebbe uno straordinario successo europeo, che regalò una certa notorietà allo stesso Battiato anche nei paesi del Nord-Europa, mentre consolidò quella di Alice, che già dal 1981 spopolava nel mercato centro-nord europeo ( in Svizzera, Austria, Germania, Belgio, Olanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, ecc.), oltre che in quello italiano.
Ecco un video girato a Zierikzeeper la tv olandese.


"I Treni di Tozeur" rimase ai vertici delle classifiche italiane e nelle top-ten europee per molte settimane nel 1984: questo il video originale che, a differenza del disco, presenta riprodotto il rumore del treno all'inizio e alla fine del brano.

 
Nel 1985, Battiato inserì la canzone nel suo album "Mondi Lontanissimi", ma in una versione solista che, nello stesso anno, cantò anche in inglese, in una raccolta destinata al mercato anglosassone - "Echoes of Sufi Dances" - con il titolo di "The Trains of Tozeur". Nel 1986, la propose anche in castigliano col titolo "Los trenes de Tozeur", in una raccolta in lingua spagnola dal titolo "Ecos de Danzas Sufi".



Alice, nel 1987, propose la sua prima versione solista, completamente diversa e più elettronica, inserita nell'album "Elisir".


Successivamente, nel 2000, in occasione della pubblicazione del cd "Personal Juke Box" avvenuta durante la partecipazione di Alice al Festival di Sanremo, venne realizzata una nuova versione, registrata a Londra da Gary Thomas, con gli archi della London Session Orchestra con Gavin Wright, diretta da Alberto Tafuri.


E, infine, il 2 settembre 2013, Alice e Battiato hanno cantato di nuovo insieme "I Treni Di Tozeur" all'Arena di Verona, accompagnati dall'Orchestra Filarmonica Toscanini: il brano è stato registrato e pubblicato nel disco live di Battiato con Antony Hegarty, "Del suo veloce volo", uscito nel novembre scorso.


GALLERY 1984



venerdì 7 marzo 2014

Manlio Sgalambro

È morto a 89 anni il filosofo siciliano Manlio Sgalambro, autore dei testi di quasi tutte le canzoni di Franco Battiato negli ultimi 20 anni.
Alice ha cantato alcuni brani firmati Sgalambro-Battiato, "Come un sigillo", "E' stato molto bello","La cura" e "Eri con me".
Ricordo con piacere una bella serata d'estate a Palazzo Isimbardi a Milano nel 2001, quando Alice e Manlio presentarono il suo "Trattato dell'età", un dialogo a due voci intervallato dalla prima splendida esecuzione di "E' stato molto bello", brano che verrà poi inciso e pubblicato da Alice nel 2003 nell'album "Viaggio in Italia".


"Amica mia, chi ha mai escluso che la verità sia un fatto erotico, in cui ci si stringe e si spasima come in una notte d’amore? Vi sono notti di verità, e voi lo sapete." -  Manlio Sgalambro


sabato 22 febbraio 2014

La ragazza con l'orecchino di perla: il DVD

E' stato finalmente pubblicato il DVD dello spettacolo a cui ha partecipato con grande successo Alice nel gennaio scorso. E' acquistabile nei bookshops della mostre curate attualmente da "Linea d'ombra" a Bologna e a Vicenza, oltre che sul sito cliccando QUI. Ecco la presentazione ufficiale. 


Registrazione effettuata al Teatro Comunale di Bologna il 19 e 20 gennaio 2014 dello spettacolo ideato, scritto e diretto da Marco Goldin, con la partecipazione straordinaria di Franco Battiato, autore delle musiche e interprete sulla scena con Alice e Francesca Michielin. 
Il DVD inizia con il racconto che Marco Goldin ha fatto della mostra e dei suoi dipinti, poi un bellissimo montaggio che dà conto di prove e backstage dello spettacolo vero e proprio. Quello che, scritto dallo stesso Goldin come atto unico per il teatro con le musiche di Franco Battiato, illustra più che la vita di Vermeer, il sentimento che lo ha guidato alla realizzazione della "Ragazza con l'orecchino di perla".


L’azione teatrale è composta di quattro scene – dalla spiaggia di Scheveningen fino allo studio di Vermeer a Delft –, collegate tra loro da un tema musicale. Nella parte di un Vermeer collocato in una sorta di mondo oltre la vita, dal quale parla, Giulio Brogi. Gli altri attori impegnati con lui in scena sono Gilberto Colla, Loriano Della Rocca e Fiorenzo Fiorito, nella parte di persone incontrate rispettivamente per strada, in chiesa e al mercato.

 



Goldin ha poi immaginato, e fatto rappresentare sul palco, una sorta di dialogo con se stessa della protagonista del dipinto, in due differenti momenti della sua vita, in un intreccio di canzoni animate dalla splendida voce di Alice, magistrale interprete di brani senza tempo, e da Francesca Michielin.

Ecco il brano "Davanti al mare" interpretato da Alice e Francesca nel video pubblicato sul sito di Francesca Michielin


Una conversazione, un dialogo cantato entro scenari diversi, sospesi nel tempo e nello spazio, sullo sfondo dell’Olanda seicentesca. In questo senso sono state molto importanti le scene, costruite con suggestive e sapienti creazioni video, realizzate da Fabio Massimo Iaquone con la collaborazione di Luca Attilii, mentre Erminia Palmieri ha firmato la scenografia e i costumi. Light designer Filipa Romeu.
Tutto lo spettacolo è stato costruito attorno alla splendida musica di Franco Battiato, che per questa occasione ha rivisto l’originale composizione realizzata per il "Telesio", opera che ha avuto un’unica rappresentazione nel 2011 e che è stata qui adattata insieme al maestro Carlo Boccadoro, che ha suonato anche il pianoforte e coordinato l’ensemble musicale. 
Ma Franco Battiato non si è limitato alla creazione delle musiche, salendo anche sul palco per interpretare, assieme ad Alice, due canzoni. Dapprima "Nel mercato di Delft" e poi “Insieme nel mondo”, che Goldin ha posto a sigillo del suo racconto, in chiusura di spettacolo.
Sul palco con Carlo Boccadoro al pianoforte, Angelo Privitera (tastiere e programmazione) e “The Modern String Quartet”, composto da Cesare Carretta (primo violino), Aldo Capicchioni (secondo violino), Aldo Zangheri (viola) ed Enrico Guerzoni (violoncello). Ingegnere del suono, Pino Pischetola.

Lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con International Music and Arts.

Durata totale del DVD 148 minuti. Costo 18,00 €

mercoledì 22 gennaio 2014

Alice, voce e luce della “Ragazza con l’orecchino di perla”

"La ragazza con l'orecchino di perla" è stato uno di quei rari spettacoli colmi di Arte che si rivela in un unico atto attraverso la Musica, la Pittura, il Teatro e la Poesia. 
Il delicato duetto di Alice con la giovane e talentuosa Francesca Michielin, cantato quasi all'unisono nel ritornello, ”Nel mercato di Delft””Insieme nel mondo” cantate con Franco Battiato all'insegna di quella magica alchimia di voci e anime che si crea ogni volta che i due artisti collaborano.Musiche firmate Battiato che ha adattato alcune arie tratte dalla sua opera "Telesio" ai testi poetici di Marco Goldin.Un evento unico e originale, di cui, a breve, verrà pubblicato il dvd, acquistabile on-line nella sezione shop di Linea d'ombra e direttamente al book-shop della mostra a Palazzo Fava a Bologna dal prossimo 8 febbraio.





«Perdetevi nella luce della ragazza» 
di Anna Sandri, Il Mattino di Padova
 
Da molti anni, e con crescente successo, Marco Goldin accompagna l’apertura delle mostre organizzate dalla sua “Linea d’ombra” con conferenze che sono - nei tempi - lezioni accademiche e - nel linguaggio - appassionati viaggi nella realtà parallela delle esposizioni. Cosicché, dopo averlo ascoltato, nulla pare più misterioso o incomprensibile, i pittori diventano uomini, la storia diventa quotidiano e l’arte pulsione e passione vicina a quella che ognuno di noi, nel suo vivere prova. Da alcuni anni, il curatore ha affiancato alle mostre anche una produzione di scrittura. Cosicché i cataloghi sono diventati libri, racconti per entrare nell’arte da protagonisti e non da spettatori; i racconti sono poi diventati testi teatrali e domenica sera (con replica ieri) il teatro Comunale di Bologna tutto esaurito ha ospitato la prima di “La ragazza con l’orecchino di perla”. Le luci in sala si sono abbassate mentre, a New York, gli ultimi sguardi si posavano sul capolavoro di Vermeer. Concluso il tour americano, il quadro è in viaggio verso l’Italia e a Bologna dall’8 febbraio, avrà la sua unica esposizione europea al di fuori del museo dell’Aja che ne è proprietario. 
Per raccontare l’ispirazione del pittore, Goldin immagina l’incontro tra Veermer e la ragazza; un incontro che l’artista rivive quando è già altrove, un inseguimento amoroso quasi, al quale fanno da accompagnamento le musiche scritte da Franco Battiato (folgorato dal testo del curatore), cantate da Alice, dallo stesso Battiato e da Francesca Michielin. 
A Veermer danno voce Giulio Brogi, e Battiato nelle parti cantate; le musiche, bellissime, sono eseguite dal The Modern String Quartet. Tanto è limpida la lezione del curatore sulla mostra, tanto è onirico il passo a due tra l’artista e la sua musa; lei quasi un fantasma ma inondato di luce, lui costretto a inseguire per sempre la sua bellezza, il ricordo di lei e del suo sguardo, quella stessa luce.Teatro non facile, ma semina di riflessioni. Perché in fondo è come Goldin ammonisce: «Non correte da lei, percorrete la mostra. E quando le sarete di fronte, dimenticate il libro, dimenticate il film, quello non c’entra niente. Perdetevi nell’umidore delle sue labbra, nella sua luce, nel suo sguardo».
La musica di Battiato è grande musica: ma non lui stesso, né la troppo giovane Michielin le possono dar voce. Come la ragazza per Veermer, così Alice per il maestro: solo lei può cantare Battiato.






Grazie a Cristina, Flavio, Valerio per le foto e a Davide per il servizio del Tg3.
 

venerdì 17 gennaio 2014

Alice a Bologna, 19 e 20 gennaio "La ragazza con l'orecchino di perla"















Domenica e lunedì, 19 e 20 gennaio, il Teatro Comunale di Bologna ospiterà lo spettacolo – già sold out - di Marco GoldinLa ragazza con l'orecchino di perla”, un atto unico con le musiche di Franco Battiato per accogliere nel capoluogo dell'Emilia Romagna la mostra in programma dall'8 febbraio al 25 maggio a Palazzo Fava, che vedrà protagonista anche Jan Vermeer, il celebre pittore olandese del quadro “La ragazza con l'orecchino di perla”. Sul palco ci saranno anche Francesca Michielin, Alice e Giulio Brogi.  
I posti per la prima serata sono andati esauriti in 18 minuti mentre quelli per la replica in 32. Tutto lo spettacolo è costruito intorno alla composizione di Battiato per “Telesio”, adattata insieme al maestro Carlo Boccadoro, che suonerà anche il pianoforte e coordinerà l’ensemble musicale. Il cantautore siciliano salirà sul palco per interpretare insieme ad Alice due canzoni:I tuoi occhi e Insieme nel mondo, che Goldin ha posto a sigillo del suo racconto, a chiusura dello show.
L’azione teatrale si comporrà di quattro scene – dalla spiaggia di Scheveningen fino allo studio di Vermeer a Delft – collegate tra loro da un tema musicale. Nella parte di un Vermeer collocato in una sorta di mondo oltre la vita, dal quale parlerà, Giulio Brogi. Gli altri attori impegnati con lui in scena saranno Gilberto Colla, Loriano Della Rocca e Fiorenzo Fiorito, nella parte di persone incontrate rispettivamente per strada, in chiesa e al mercato.
Goldin poi immagina, e farà rappresentare sul palco, una sorta di dialogo con se stessa della protagonista del dipinto, in due differenti momenti della sua vita, in un intreccio di canzoni animate dalla splendida voce di Alice, magistrale interprete di brani senza tempo, e da Francesca Michielin.
Una conversazione, un dialogo cantato entro scenari diversi, sospesi nel tempo e nello spazio, sullo sfondo dell’Olanda seicentesca. In questo senso saranno importanti le scene, costruite con suggestive e sapienti creazioni video, realizzate da Fabio Massimo Iaquone con la collaborazione di Luca Attilii, mentre Erminia Palmieri firma la scenografia e i costumi. Light designer Filipa Romeu.
Tutto lo spettacolo è stato costruito attorno alla splendida musica di Franco Battiato, che per questa occasione ha rivisto l’originale composizione realizzata per il Telesio, opera che ha avuto un’unica rappresentazione nel 2011 e che viene qui adattata insieme al maestro Carlo Boccadoro, che suonerà anche il pianoforte e coordinerà l’ensemble musicale.

Sul palco con Carlo Boccadoro, “The Modern String Quartet” composto da Cesare Carretta (primo violino), Aldo Capicchioni (secondo violino), Aldo Zangheri (viola) ed Enrico Guerzoni (violoncello).
Fonti: Radio Italia e Il Resto del Carlino

lunedì 23 dicembre 2013

sabato 21 dicembre 2013

Alice al concerto-festa per Luca Carboni

Grande festa di musica ieri sera al Paladozza di Bologna per i 30 anni di carriera di Luca Carboni, con cui Alice ha duettato in "Farfallina".
Qui alcune foto scattate da Marina Venturi che ringrazio moltissimo, altre tratte da Repubblica.it e un video-riassunto della serata a cura di "Bologna Inside".






venerdì 13 dicembre 2013

Alice ospite di Luca Carboni nel suo concerto al Paladozza di Bologna, 20 dicembre 2013


"Il Venerdì" di Repubblica di oggi, riporta una intervista a Luca Carboni, con alcune dichiarazioni e foto di Alice, sua ospite (con Elisa, Ferro, Jovanotti, Antonacci) il prossimo 20 dicembre al Paladozza di Bologna alle ore 21, prima data del "Fisico & Politico Tour". Alice ha partecipato all'ultimo disco di Carboni, duettando nella celebre "Farfallina". Biglietti in vendita su Ticketone.

giovedì 12 dicembre 2013

Alice e Battiato, "La ragazza con l'orecchino di perla" al Teatro Comunale di Bologna il 19 e 20 gennaio 2014


Il nuovo, ambizioso progetto di Marco Goldin nasce dall’attesissima mostra “La ragazza con l’orecchino di perla. Il Mito della Golden Age. Da Rembrandt a Vermeer capolavori dal Mauritshuis”, che si svolgerà a Bologna, in Palazzo Fava, dall’8 febbraio al 25 maggio 2014. Questo inedito progetto di presentazione avrà una prima e una replica, il 19 e 20 gennaio 2014, ore 20.45, al Teatro Comunale di Bologna, dove Goldin racconterà brevemente la mostra prima dello spettacolo vero e proprio, che lo vede autore sia dei testi delle canzoni che dei testi teatrali.

Per la prima volta viene rappresentato in teatro uno spettacolo dedicato alla protagonista del più celebre quadro di Vermeer, una storia che non vuole in alcun modo essere la ricostruzione della sua vita, il cui reale svolgimento non è peraltro testimoniato da alcuna informazione, trattandosi come noto di un “tronie”, ossia la tipizzazione di un volto, nato quindi non da una commissione ma dall’iniziativa autonoma del pittore.

L’azione teatrale si comporrà di quattro scene – dalla spiaggia di Scheveningen fino allo studio di Vermeer a Delft –, collegate tra loro da un tema musicale. Nella parte di un Vermeer collocato in una sorta di mondo oltre la vita, dal quale parlerà, Giulio Brogi. Gli altri attori impegnati con lui in scena saranno Gilberto Colla, Loriano Della Rocca e Fiorenzo Fiorito, nella parte di persone incontrate rispettivamente per strada, in chiesa e al mercato.

Goldin poi immagina, e farà rappresentare sul palco, una sorta di dialogo con se stessa della protagonista del dipinto, in due differenti momenti della sua vita, in un intreccio di canzoni animate dalla splendida voce di Alice, magistrale interprete di brani senza tempo, e da Francesca Michielin.

Una conversazione, un dialogo cantato entro scenari diversi, sospesi nel tempo e nello spazio, sullo sfondo dell’Olanda seicentesca. In questo senso saranno importanti le scene, costruite con suggestive e sapienti creazioni video, realizzate da Fabio Massimo Iaquone con la collaborazione di Luca Attilii, mentre Erminia Palmieri firma la scenografia e i costumi. Light designer Filipa Romeu.

Tutto lo spettacolo è stato costruito attorno alla splendida musica di Franco Battiato, che per questa occasione ha rivisto l’originale composizione realizzata per il Telesio, opera che ha avuto un’unica rappresentazione nel 2011 e che viene qui adattata insieme al maestro Carlo Boccadoro, che suonerà anche il pianoforte e coordinerà l’ensemble musicale.

Ma Franco Battiato non si limita alla creazione delle musiche, e salirà anche sul palco per interpretare, assieme ad Alice, l’ultima canzone, “Insieme nel mondo”, che Goldin pone a sigillo del suo racconto, in chiusura di spettacolo.

Sul palco con Carlo Boccadoro, “The Modern String Quartet” composto da Cesare Carretta (primo violino), Aldo Capicchioni (secondo violino), Aldo Zangheri (viola) ed Enrico Guerzoni (violoncello).

Teatro Comunale di Bologna

Domenica 19 gennaio ore 20.45

Lunedì 20 gennaio ore 20.45

Apertura teatro ore 20 per entrambe le serate.

L’ingresso è libero, ma con registrazione obbligatoria sul sito Linea d’ombra
a partire dalle ore 9 di lunedì 16 dicembre.

Lo spettacolo si rende possibile grazie alla generosa partecipazione del Gruppo Segafredo Zanetti.

La mostra è promossa da Fondazione Carisbo, Genus Bononiae, Banca Intesa, Museo Mauritshuis, Linea d’ombra. Main sponsor Gruppo Segafredo Zanetti.

Per informazioni e prenotazioni, 0422.429999.
Fonte: Newspettacolo