"Five-years book. Qualche anno fa, al momento del trasloco
del Polystudio, ci rendemmo conto che una volta arrivati agli scatoloni con la
lettera B avremmo trovato una tale quantità di materiale cartaceo e digitale da
far paura. Gettare tutto o selezionarlo? Finimmo per sistemarlo, con calma
olimpica. Poi piano piano si fece avanti l'idea di farne un libro "per
soli grafici", ma avendo (per fortuna) sempre dei lavori da finire, ci
misi un bel po' con l'aiuto fondamentale di Francesca, Andrea e molti altri per
ripulire i reperti e impaginarlo. Cercai di condire il tutto con un po' di
didascalie poco tecniche e più narrative. Bene, una volta finito decisi di
portarmelo giù in Sicilia in occasione di una delle tradizionali vacanze estive
con Franco. Glielo mostrai e la sua reazione fu una sorpresa inaspettata. (Già,
se si tratta di una sorpresa per forza è inaspettata!) Comunque, per farla
breve, disse che era bellissimo, ma che mi sarei dimostrato un vero pazzo se
non avessi scritto molto di più, molto, molto di più. Disse che c'erano tante cose,
aneddoti, eventi vari e viaggi che avrei potuto tranquillamente raccontare.
Disse che si sarebbe trattato di un bel libro. La cosa, detta da lui che é la
persona meno felice di veder pubblicati i fatti suoi che io conosca, mi mise in
crisi. Ero felice per il suo giudizio positivo, ma anche infinitamente
impreparato: credevo d'aver finito! Piano piano, tra un bagno e una passeggiata
in spiaggia, cominciai a riflettere cercando di metabolizzare il colpo basso
del mio amico, finendo per chiedergli qualche consiglio più dettagliato. Al
ritorno mi sono rimboccato le maniche e tranquillamente l'ho scritto, così
senza farmi troppe domande. Va ora anche detto che un anno fa Elisabetta
Sgarbi, direttore editoriale della Bompiani, (per cui il Polystudio lavora molto)
è venuta a sapere per una mezza coincidenza (non da me, che ero ancora
lontanissimo dall'ultima pagina!) della costruzione in corso del libro. Volle
vedere che cosa diavolo avevo fatto e poi, insieme ad Eugenio Lio decise di
pubblicarlo. Detto fatto.[Fm]". Francesco Messina Polystudio
"OGNI TANTO PASSAVA UNA NAVE" non è l’ennesima biografia di Franco Battiato, non è un libro di musica, tantomeno d’arte. Più che altro è una storia fatta di progetti in salita, di viaggi non sempre prevedibili e altre amenità varie, intraprese da due amici che hanno scelto anche di lavorare insieme su questioni molto pop e altre che non lo sono affatto. È la cronaca, raccontata e disegnata, di quasi una quarantina d’anni di ricerche, tentativi ed esperienze negli ambiti più vari: quelli della musica, della grafica, del teatro, del cinema e di quant’altro fosse al tempo necessario affrontare per trovarsi sempre più spesso coinvolti in un bel viaggio. Quello che conduce alla più personale delle ricerche, quella di se stessi. BOMPIANI Estratto di lettura
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OGNI TANTO PASSAVA UNA NAVE" è la cronaca, raccontata e disegnata, di una quarantina
d'anni di ricerche, tentativi ed esperienze negli ambiti più vari: musica,
grafica, teatro, cinema e ogni forma di espressione necessaria per trovarsi
sempre più coinvolti in un bel viaggio. Quello che conduce alla più personale
delle ricerche, quella di se stessi. Un racconto a due voci tra studi di
registrazione, tavoli da disegno ma anche avventure on the road: dall'arresto
all'aeroporto di Tel Aviv, alla perdita della strada nel bel mezzo del Chott
el-Djerid girando un video. Gli autori ci conducono in un viaggio generosamente
condito da molte fotografie, poster e copertine perlopiù inedite.
laFELTRINELLI
Alice, il 15 Novembre dalla sua pagina
Facebook ha scritto:
"Carissimi, desidero segnalarvi, con grande gioia, che finalmente il 19 Novembre prossimo sarà in libreria Ogni
tanto passava una nave, scritto da Francesco Messina. Un volume ricco di
aneddoti, fotografie e illustrazioni. Per ora, non mi crederete, Francesco mi
ha consentito di sbirciare solo poche pagine e non vedo l’ora di leggere il
resto. Di sicuro si tratta di un lavoro molto accurato e appassionato, infatti
ci ha messo una vita per completarlo.
E ora, non lo nascondo, sono contenta anche perché si spera di passare, da qui in avanti, un po’ più di tempo libero
assieme. Allora, buona lettura! "
© Foto di Massimo Gardone