LA GAZZETTA DI PARMA. 10
luglio 2015
FELLINI, VISCONTI, LEONE: I
CAPOLAVORI RIVIVONO NEL CANTO
Successo al Paganini per “La
dolce vita”. Tra gli artisti Gualazzi e Alice.
RECENSIONE di Mariacristina Maggi
“Il cinema ti può portare
ovunque ed è difficile pensare ad un film senza la musica che lo ha
accompagnato: non potrei mai immaginare i capolavori di Fellini senza Nino
Rota,” spiega subito con palpabile entusiasmo il compositore e direttore
d’orchestra Steven Mercurio che racconta quanto certe colonne sonore facciano
parte della sua vita emozionale: “ Ricordate Love Story “? Ho baciato la mia
ragazza dopo la frase della protagonista “Amare significa non dover mai dire mi
dispiace,” sulle note di una musica che non dimenticherò mai: la musica mi ha
portato fortuna”.
Ebbene sì, la musica ha un
potere così evocativo da lasciare il segno per sempre e se nella settima arte le
note sono al servizio delle immagini, questa volta le suggestive immagini
(create dal pittore, scenografico e visul artist Giuseppe Ragazzini) sono state
al servizio della musica: una musica che è entrata nelle pieghe della nostra
anima, capace ogni volta di farci battere il cuore.
E’ vero, dobbiamo molto a
Fellini, Visconti, Leone, Tornatore, Benigni….ma che ne sarebbe di certi
capolavori senza le note di Rota, Ennio Morricone, Bacalov, Piovani, Trovaioli,
Riz Ortolani ? Nel corso della bella, intensa serata, melodie indimenticabili (
con arrangiamenti e orchestrazioni di William Ross) hanno alzato il
sipario a ricordi, momenti, sensazioni,
emozioni: con una Filarmonica decisamente
impeccabile diretta con grande maestria, sensibilità e coinvolgimento
del bravo Mercurio.
Sul palco artisti di alto
livello hanno preso parte di questo prezioso progetto corale: la bellissima
cantante Alice, di bianco vestita, ha abbracciato le note di Rota e Cipriani:
per lei il tempo davvero non passa e la sua eleganza ha notevolmente colpito i
presenti.
E mentre scorrono le immagini
(da “ Il Gattopardo”, “Amarcord”, “8
1/2”, “Il postino” , “Nuovo cinema paradiso”) ancora il talento di Tosca (con
una applaudita interpretazione de “La vita è bella”), di Morgan
(con una
personale interpretazione di “Pinocchio, la canzone di Geppetto”, firmata di
Fiorenzo Carpi con testo di Nino Manfredi), di Raphael Gualazzi (con una
bellissima versione di “Amarcord”); e poi ancora il violino di Andrea Obiso (
con un “Anonimo Veneziano” commovente) e la voce di Federico Paciotti con un “
Mi mancherai” da “ il Postino” che ha risvegliato la nostalgia per il
grandissimo Troisi.
Alternate ai suggestivi
visual, le immagini di repertorio grazie alla collaborazione con l’Istituto
Luce Cinecittà per l’ottima regia di Giampiero Solari. Viva l’emozione tra il
folto pubblico per un sentito vibrante omaggio all’inimitabile e straordinario
patrimonio musicale del nostro cinema: un cinema che ha fatto la storia, così
come i suoi musicisti.