Alice
mercoledì 12 novembre 2014
martedì 11 novembre 2014
Alice, esce il nuovo album "Weekend"
"WEEKEND" è stato perlopiù registrato durante la preziosa quanto irrinunciabile tranquillità dei fine settimana di quasi un intero anno. Paolo Fresu, graditissimo ospite, suona nel primo e nel terzo brano. Queste sono le dieci preferite tra le molte canzoni che avevamo scelto e realizzato:
01."Tante belle cose" è un brano di Françoise Hardy;
l'adattamento italiano del testo è di Franco Battiato.
02."L'umana nostalgia" è una canzone di Claudio
Rocchi.
03."Da lontano" è cantata insieme a Luca Carboni.
04."Veleni" è stata composta e realizzata da
Battiato.
05."La realtà non esiste" di Claudio Rocchi è ancora
una volta cantata insieme a Franco ma in una nuova inedita versione.
06."Un pò d'aria" è un brano dei Soerba.
07."Viali di solitudine" avevo una gran voglia di
reinterpretarla.
08."Aspettando mezzanotte" è la mia composizione.
09."Christmas" è stata scritta da Paul Buchanan dei
Blue Nile.
10."Qualcuno pronuncia il mio nome" è una minisuite di Mino Di Martino.
10."Qualcuno pronuncia il mio nome" è una minisuite di Mino Di Martino.
domenica 9 novembre 2014
Alice presenta "Weekend" a Tgcom24
Alice: "Io al Festival di Sanremo? Mai dire mai, la vita è una sorpresa continua"
L'artista presenta a Tgcom24 l'album "Weekend" a cui hanno collaborato amici come Franco Battiato, Luca Carboni e Paolo Fresu
A due anni di distanza dalla pubblicazione di "Samsara", Alice torna con il disco autoprodotto "Weekend" (Arecibo/Artist First). Dieci brani con la partecipazione di tre amici e artisti:Franco Battiato, Luca Carboni e Paolo Fresu. "Ho voluto brani che mostrassero tutte le mie sfaccettature da interprete", ha detto Alice. C'è l'ipotesi Sanremo nel 2015? "Mai dire mai, la vita è piena di sorprese", risponde sibillina.
Perché avete scelto come primo singolo "Tante belle cose"?
Il testo di Francoise Hardy che mi ha catturata subito, poi è stato adattato da Franco Battiato e mi ha conquistata. E' importante la storia che viene raccontata ed è stata un'esperienza profondamente vissuta quella che ho vissuto interpretandola. Sempre di Battiato e con Manlio Sgalambro c'è anche 'Veleni', un brano di grande spessore e qualità.
In "Da lontano" c'è un duetto riuscito con Luca Carboni, come mai hai pensato a lui?
Mi sono trovata benissimo quando abbiamo duettato su 'Farfallina' nel suo ultimo album. Questa canzone è una sorta di dialogo e mi è venuto spontaneo pensare a Luca che è un cantautore sensibile e raffinato. Lo stimo sin dai suoi esordi e sono affascinata dalla sua voce e personalità.
E' previsto un tour?
Sì e partirà dalla seconda metà di marzo. Toccheremo i teatri delle grandi città da Roma in su mentre in estate vorrei esibirmi in alcune città del Sud. Per ora comunque penso a questo album che peraltro uscirà anche in vinile in edizione limitata, numerata e autografata.
Lo scorso anno Battiato disse che avrebbe scritto un brano per te a Sanremo ma poi non è successo nulla. Pensi di andare quest'anno?
Non posso fare previsioni. Non so cosa potrà succedere da questo momento in poi. La ricca è piena di sorprese e nella vita mai dire mai, come diceva sempre mio padre (scoppia a ridere, ndr).
© TGcom24 Andrea Conti
Foto di Massimo Gardone
L'artista presenta a Tgcom24 l'album "Weekend" a cui hanno collaborato amici come Franco Battiato, Luca Carboni e Paolo Fresu
A due anni di distanza dalla pubblicazione di "Samsara", Alice torna con il disco autoprodotto "Weekend" (Arecibo/Artist First). Dieci brani con la partecipazione di tre amici e artisti:Franco Battiato, Luca Carboni e Paolo Fresu. "Ho voluto brani che mostrassero tutte le mie sfaccettature da interprete", ha detto Alice. C'è l'ipotesi Sanremo nel 2015? "Mai dire mai, la vita è piena di sorprese", risponde sibillina.
Tra i brani del disco "La realtà non esiste" di Claudio Rocchi in cui Alice canta con Battiato ma in una nuova versione rispetto a quella già pubblicata nell’album "Del Suo Veloce Volo" di Battiato/Antony. Claudio Rocchi firma anche "L'umana nostalgia" che Alice reinterpreta dopo aver condiviso il brano insieme all'autore nella sua versione originale del 1994. "Aspettando Mezzanotte" composta dalla stessa artista Alice e "Christmas" scritta da Paul Buchanan dei The Blue Nile. La produzione è di Francesco Messina e Marco Guarnerio, ad eccezione di "Veleni" e "La realtà non esiste" invece di Franco Battiato.
"Weekend" è senza dubbio uno degli album più riusciti di Alice perché raffinato e anche ben prodotto. All'ascolto ci si accorge che è un progetto discografico "pensato" e suonato con la voglia di far musica. Senza fretta, senza regole, dando spazio alla creatività artistica.
Come mai il titolo dell'album è "Weekend"?
Perché è stato realizzato in quasi tutti i weekend di questo anno di lavoro e con grande naturalezza. Il momento migliore della settimana...
E' stata dura la selezione dei brani da inserire nell'album?
La selezione ammetto è stata effettuata su un campo ampio di scelta. I brani hanno la caratteristica di essere differenti tra loro in modo che potessero anche mostrarmi come interprete diversa e nuova. E' sicuramente un album molto ricco di sfumature."Weekend" è senza dubbio uno degli album più riusciti di Alice perché raffinato e anche ben prodotto. All'ascolto ci si accorge che è un progetto discografico "pensato" e suonato con la voglia di far musica. Senza fretta, senza regole, dando spazio alla creatività artistica.
Come mai il titolo dell'album è "Weekend"?
Perché è stato realizzato in quasi tutti i weekend di questo anno di lavoro e con grande naturalezza. Il momento migliore della settimana...
E' stata dura la selezione dei brani da inserire nell'album?
Perché avete scelto come primo singolo "Tante belle cose"?
Il testo di Francoise Hardy che mi ha catturata subito, poi è stato adattato da Franco Battiato e mi ha conquistata. E' importante la storia che viene raccontata ed è stata un'esperienza profondamente vissuta quella che ho vissuto interpretandola. Sempre di Battiato e con Manlio Sgalambro c'è anche 'Veleni', un brano di grande spessore e qualità.
In "Da lontano" c'è un duetto riuscito con Luca Carboni, come mai hai pensato a lui?
Mi sono trovata benissimo quando abbiamo duettato su 'Farfallina' nel suo ultimo album. Questa canzone è una sorta di dialogo e mi è venuto spontaneo pensare a Luca che è un cantautore sensibile e raffinato. Lo stimo sin dai suoi esordi e sono affascinata dalla sua voce e personalità.
E' previsto un tour?
Sì e partirà dalla seconda metà di marzo. Toccheremo i teatri delle grandi città da Roma in su mentre in estate vorrei esibirmi in alcune città del Sud. Per ora comunque penso a questo album che peraltro uscirà anche in vinile in edizione limitata, numerata e autografata.
Lo scorso anno Battiato disse che avrebbe scritto un brano per te a Sanremo ma poi non è successo nulla. Pensi di andare quest'anno?
Non posso fare previsioni. Non so cosa potrà succedere da questo momento in poi. La ricca è piena di sorprese e nella vita mai dire mai, come diceva sempre mio padre (scoppia a ridere, ndr).
© TGcom24 Andrea Conti
Foto di Massimo Gardone
Alice / Intervista su Messaggero.it: "Ecco il mio disco delle meraviglie"
Torna Alice, ma non è un ritorno e lei ci tiene subito a metterlo in chiaro: «In tutti questi anni ho fatto un sacco di cose, collaborazioni, concerti, l'unica cosa che non ho fatto per tanti anni sono i dischi di inediti», racconta ospite del Messaggero in occasione di una sua nuova e rara uscita discografica, titolo Week end. Cominciamo subito col dire che, per la verità, la cantante romagnola, voce raffinata del pop nazionale, già due anni fa era ritornata a farsi sentire con un disco, Samsara, dove c'era una doppia collaborazione con Tiziano Ferro. VIDEO-INTERVISTA
Ed era un disco che segnalava, comunque, la sua voglia di rimettersi in gioco dopo un lungo, insistito e convinto allontanamento dai giorni infernali della nostra musica pop. Tanto è vero che uno dei brani, Veleni, che fa parte della song list di Weekend addirittura era stato presentato a Sanremo, l'anno scorso. «Per fortuna non l'hanno preso», commenta lei sgranando gli occhi e confermando la sua idiosincrasia per i polveroni canori, anche quelli di una manifestazione che nell'81 ha vinto con un brano rimasto sulla sua pelle come Per Elisa.
E lei sottolinea: «È vero, quell'anno non volevo proprio andarci al Festival, fu la mia casa discografica quasi a costringermi». L'insofferenza per gli anni l'avrebbe tentata anche di più: «Tante volte ho pensato di piantare baracca e burattini. Dopo la vittoria a Sanremo dissi di no a un tour in America. Nell'84 stavo per mollare tutto».
VELENI. Comunque Veleni, bocciato dal Festival Fazio, ora è venuto buono per condire il disco, tanto più che segnala una ulteriore collaborazione con l'amico di sempre, Franco Battiato. Il pezzo porta anche la firma di Manlio Sgalambro, il filosofo-paroliere, scomparso lo marzo scorso: «Credo che sia stata l'ultima cosa che ha scritto», osserva Alice, che nel suo disco ha riunito un bel po' di gente con cui può vantare una lunga frequentazione. Come Claudio Rocchi, per esempio, con La realtà non esiste, brano datato 1971 (era nell'album Volo magico N°1), già eseguita dal vivo da Alice in duetto con Battiato durante il concerto di Battiato e Antony all'Arena di Verona e con L'umana nostalgia.
Battiato torna ancora nella scaletta perché ha fatto la traduzione in italiano («molto fedele al testo originale», spiega la cantante di Forlì) di Tant de belles choses, pezzo che faceva parte del repertorio di Françoise Hardy («non negli anni del suo successo») e diventata Tante belle cose. Ma ci tiene, Alice, anche a far notare come ci sia anche la collaborazione e un duetto con Luca Carboni, nel rifacimento di una canzone già apparsa sul lato b di Open your eyes, un singolo del 1998 tratto dall'album Exit. Invece Aspettando mezzanotte è firmato da lei stessa.
Weekend è un disco raffinato, suonato e cantato con leggera e potente discrezione, proprio come è Alice, capace quando era nel pieno del successo di decidere di girare le spalle ai meccanismi e al mondo della musica, centellinando uscite discografiche, partecipazioni, concerti. «Nel '98 ho detto basta alla pressione dei meccanismi commerciali e ho fondato una mia etichetta». Da allora niente più obblighi contrattuali, dunque. Insomma indipendenza totale e libertà di scelte da parte di una cantante che, pure, ha segnato la sua carriera di grandi successi oltre a Per Elisa, come Il vento caldo dell'estate.
Ma può essere anche che con il tempo le idiosincrasie, i fastidi, anche i timori si siano smorzati e che a 60 anni, compiuti appena poco più di un mese fa e ben portati, sia in grado di far pace con il mondo della musica che, nel frattempo, ha anche imparato a far a meno di tante sovrastrutture (per causa di forza maggiore): «Il canto è il mio modo più efficace che ho di comunicare» riconosce. Bentornata Alice.
Marco Molendini, © Il Messaggero.it FOTOGALLERY by Gabrielli/Toiati

Ed era un disco che segnalava, comunque, la sua voglia di rimettersi in gioco dopo un lungo, insistito e convinto allontanamento dai giorni infernali della nostra musica pop. Tanto è vero che uno dei brani, Veleni, che fa parte della song list di Weekend addirittura era stato presentato a Sanremo, l'anno scorso. «Per fortuna non l'hanno preso», commenta lei sgranando gli occhi e confermando la sua idiosincrasia per i polveroni canori, anche quelli di una manifestazione che nell'81 ha vinto con un brano rimasto sulla sua pelle come Per Elisa.
E lei sottolinea: «È vero, quell'anno non volevo proprio andarci al Festival, fu la mia casa discografica quasi a costringermi». L'insofferenza per gli anni l'avrebbe tentata anche di più: «Tante volte ho pensato di piantare baracca e burattini. Dopo la vittoria a Sanremo dissi di no a un tour in America. Nell'84 stavo per mollare tutto».
VELENI. Comunque Veleni, bocciato dal Festival Fazio, ora è venuto buono per condire il disco, tanto più che segnala una ulteriore collaborazione con l'amico di sempre, Franco Battiato. Il pezzo porta anche la firma di Manlio Sgalambro, il filosofo-paroliere, scomparso lo marzo scorso: «Credo che sia stata l'ultima cosa che ha scritto», osserva Alice, che nel suo disco ha riunito un bel po' di gente con cui può vantare una lunga frequentazione. Come Claudio Rocchi, per esempio, con La realtà non esiste, brano datato 1971 (era nell'album Volo magico N°1), già eseguita dal vivo da Alice in duetto con Battiato durante il concerto di Battiato e Antony all'Arena di Verona e con L'umana nostalgia.
Battiato torna ancora nella scaletta perché ha fatto la traduzione in italiano («molto fedele al testo originale», spiega la cantante di Forlì) di Tant de belles choses, pezzo che faceva parte del repertorio di Françoise Hardy («non negli anni del suo successo») e diventata Tante belle cose. Ma ci tiene, Alice, anche a far notare come ci sia anche la collaborazione e un duetto con Luca Carboni, nel rifacimento di una canzone già apparsa sul lato b di Open your eyes, un singolo del 1998 tratto dall'album Exit. Invece Aspettando mezzanotte è firmato da lei stessa.

Ma può essere anche che con il tempo le idiosincrasie, i fastidi, anche i timori si siano smorzati e che a 60 anni, compiuti appena poco più di un mese fa e ben portati, sia in grado di far pace con il mondo della musica che, nel frattempo, ha anche imparato a far a meno di tante sovrastrutture (per causa di forza maggiore): «Il canto è il mio modo più efficace che ho di comunicare» riconosce. Bentornata Alice.
Marco Molendini, © Il Messaggero.it FOTOGALLERY by Gabrielli/Toiati

lunedì 3 novembre 2014
Dintorni/ Francesco Messina, "Ogni tanto passava una nave.Viaggi e soste con Franco Battiato"
Francesco Messina, produttore musicale di Alice e collaboratore storico di Franco Battiato, pubblicherà il 19 novembre il suo libro "Ogni tanto passava una nave.Viaggi e soste con Franco Battiato" (Bompiani).
E' la cronaca, raccontata e disegnata, di una quarantina d'anni di ricerche, tentativi ed esperienze negli ambiti più vari: musica, grafica, teatro, cinema e ogni forma di espressione necessaria per trovarsi sempre più coinvolti in un bel viaggio. Quello che conduce alla più personale delle ricerche, quella di se stessi. Un racconto a due voci tra studi di registrazione, tavoli da disegno ma anche avventure on the road: dall'arresto all'aeroporto di Tel Aviv, alla perdita della strada nel bel mezzo del Chott el-Djerid girando un video. Gli autori ci conducono in un viaggio generosamente condito da molte fotografie, poster e copertine perlopiù inedite. Prenotabile e disponibile su laFELTRINELLI
"Non è l’ennesima biografia di Franco Battiato, non è un libro di musica, tantomeno d’arte. Più che altro è una storia fatta di progetti in salita, di viaggi non sempre prevedibili e altre amenità varie, intraprese da due amici che hanno scelto anche di lavorare insieme su questioni molto pop e altre che non lo sono affatto. È la cronaca, raccontata e disegnata, di quasi una quarantina d’anni di ricerche, tentativi ed esperienze negli ambiti più vari: quelli della musica, della grafica, del teatro, del cinema e di quant’altro fosse al tempo necessario affrontare per trovarsi sempre più spesso coinvolti in un bel viaggio. Quello che conduce alla più personale delle ricerche, quella di se stessi." Francesco Messina Estratto di lettura Bompiani
E' la cronaca, raccontata e disegnata, di una quarantina d'anni di ricerche, tentativi ed esperienze negli ambiti più vari: musica, grafica, teatro, cinema e ogni forma di espressione necessaria per trovarsi sempre più coinvolti in un bel viaggio. Quello che conduce alla più personale delle ricerche, quella di se stessi. Un racconto a due voci tra studi di registrazione, tavoli da disegno ma anche avventure on the road: dall'arresto all'aeroporto di Tel Aviv, alla perdita della strada nel bel mezzo del Chott el-Djerid girando un video. Gli autori ci conducono in un viaggio generosamente condito da molte fotografie, poster e copertine perlopiù inedite. Prenotabile e disponibile su laFELTRINELLI
"Non è l’ennesima biografia di Franco Battiato, non è un libro di musica, tantomeno d’arte. Più che altro è una storia fatta di progetti in salita, di viaggi non sempre prevedibili e altre amenità varie, intraprese da due amici che hanno scelto anche di lavorare insieme su questioni molto pop e altre che non lo sono affatto. È la cronaca, raccontata e disegnata, di quasi una quarantina d’anni di ricerche, tentativi ed esperienze negli ambiti più vari: quelli della musica, della grafica, del teatro, del cinema e di quant’altro fosse al tempo necessario affrontare per trovarsi sempre più spesso coinvolti in un bel viaggio. Quello che conduce alla più personale delle ricerche, quella di se stessi." Francesco Messina Estratto di lettura Bompiani
Dintorni/ Franco Battiato pubblica "Attraversando il Bardo", dvd e libro
Verrà pubblicato il prossimo 12 novembre "Attraversando il Bardo. Sguardi sull'Aldilà", docu-film e libro di Franco Battiato, edito da Bompiani.
Il Bardo del titolo è “Bardo Todol”, il testo più noto della letteratura tibetana: si riferisce a quello stato della mente dopo la morte, quando la coscienza è separata dal corpo. Un viaggio nell’immortalità dell’anima, attraverso il racconto lieve e sensibile di Franco Battiato. Il regista-musicista siciliano, animato da una instancabile curiosità verso nuovi territori artistici, filosofici e spirituali, guida il lettore attraverso le parole di monaci e filosofi, asceti e psicologi della cultura occidentale e orientale.
Ecco il link per acquistare il libro e scaricare un estratto di lettura: RCS Libri: Attraversando il Bardo
"Tutti, più o meno, siamo prigionieri delle nostre abitudini, paure, illusioni. Le sofferenze dovrebbero indurci ad abbandonare l’ego, che chiude la strada del ritorno alla nostra natura divina.
Parlare in modo esplicito di certi argomenti mi sembrava un tradimento e mi lasciava un residuo di pentimento. Invece da un po' di tempo a questa parte penso che uno debba, con le dovute cautele, manifestare le proprie idee. Se sei un cercatore di verità, devi dire la verità, non puoi fingere. Però, se la verità la dici a uno che non è in grado di recepirla, puoi danneggiarlo. Sono faccende delicate. Siamo esseri abitudinari, amiamo il conosciuto e abbiamo paura dell'ignoto..., ma è proprio l'Ignoto che dovremo raggiungere." Franco Battiato
Il Bardo del titolo è “Bardo Todol”, il testo più noto della letteratura tibetana: si riferisce a quello stato della mente dopo la morte, quando la coscienza è separata dal corpo. Un viaggio nell’immortalità dell’anima, attraverso il racconto lieve e sensibile di Franco Battiato. Il regista-musicista siciliano, animato da una instancabile curiosità verso nuovi territori artistici, filosofici e spirituali, guida il lettore attraverso le parole di monaci e filosofi, asceti e psicologi della cultura occidentale e orientale.
Ecco il link per acquistare il libro e scaricare un estratto di lettura: RCS Libri: Attraversando il Bardo
"Tutti, più o meno, siamo prigionieri delle nostre abitudini, paure, illusioni. Le sofferenze dovrebbero indurci ad abbandonare l’ego, che chiude la strada del ritorno alla nostra natura divina.
Parlare in modo esplicito di certi argomenti mi sembrava un tradimento e mi lasciava un residuo di pentimento. Invece da un po' di tempo a questa parte penso che uno debba, con le dovute cautele, manifestare le proprie idee. Se sei un cercatore di verità, devi dire la verità, non puoi fingere. Però, se la verità la dici a uno che non è in grado di recepirla, puoi danneggiarlo. Sono faccende delicate. Siamo esseri abitudinari, amiamo il conosciuto e abbiamo paura dell'ignoto..., ma è proprio l'Ignoto che dovremo raggiungere." Franco Battiato
venerdì 31 ottobre 2014
"Weekend - Signed Version" su Music First
Su MUSIC FIRST
è possibile prenotare da ieri la 'Signed Version' di “Weekend", una copia del CD autografata da Alice.
giovedì 30 ottobre 2014
Alice presenta il nuovo album "Weekend" nelle librerie Feltrinelli
Ecco le date in cui Alice incontrerà il pubblico in varie librerie Feltrinelli per presentare il suo nuovo album "Weekend":
Martedì 11 novembre a VERONA
alle 18:00, Feltrinelli di via Quattro Spade 2
Mercoledì 12 novembre a MILANO
alle 18:30, Feltrinelli di piazza Piemonte 2
Giovedì 13 novembre a GENOVA
alle 18:00, Feltrinelli di via Ceccardi 16
Venerdì 14 novembre a TORINO
alle 18:30, Feltrinelli di Stazione Porta Nuova
Mercoledì 19 novembre a ROMA
alle 18:00, Feltrinelli di via Appia Nuova 427
Giovedì 20 novembre a FIRENZE
alle 18:30, Feltrinelli RED di piazza della Repubblica
(Foto backstage © Azimutphoto)
Martedì 11 novembre a VERONA
alle 18:00, Feltrinelli di via Quattro Spade 2
Mercoledì 12 novembre a MILANO
alle 18:30, Feltrinelli di piazza Piemonte 2
Giovedì 13 novembre a GENOVA
alle 18:00, Feltrinelli di via Ceccardi 16
Venerdì 14 novembre a TORINO
alle 18:30, Feltrinelli di Stazione Porta Nuova
Mercoledì 19 novembre a ROMA
alle 18:00, Feltrinelli di via Appia Nuova 427
Giovedì 20 novembre a FIRENZE
alle 18:30, Feltrinelli RED di piazza della Repubblica
(Foto backstage © Azimutphoto)
venerdì 24 ottobre 2014
"Tante belle cose", il grande ritorno di Alice
iTunes
Amazon
Google Play
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Google Play
Uscirà invece il prossimo 11
novembre "Weekend", il nuovo album di Alice pubblicato da Arecibo (etichetta
discografica della stessa Alice) e
distribuito nei negozi da Artist First Digital e online da Believe Digital.
A due anni di distanza dalla pubblicazione di Samsara, Alice propone in questo album dieci raffinate ed intense canzoni – molto diverse tra loro ma unite dallo stesso spirito di leggerezza e profondità con cui sono state realizzate – e con la partecipazione, in alcuni brani, di tre straordinari artisti: Franco Battiato, Luca Carboni e Paolo Fresu.
Il singolo che anticiperà l’album è "Tante belle cose", un brano di Françoise Hardy del 2004 con lo splendido adattamento del testo in italiano di Franco Battiato e la partecipazione di Paolo Fresu. Una ballata di grande impatto emotivo, sia musicalmente che per la profondità della tematica del testo, dove emergono grande forza e dolcezza che si sposano perfettamente con la voce ed il carisma interpretativo di Alice.
Da oggi 24 ottobre parte la programmazione radiofonica di "Tante belle cose" ed il singolo sarà disponibile negli store digitali, in attesa di scoprire tutto l’album e le sue dieci affascinanti perle musicali.
A due anni di distanza dalla pubblicazione di Samsara, Alice propone in questo album dieci raffinate ed intense canzoni – molto diverse tra loro ma unite dallo stesso spirito di leggerezza e profondità con cui sono state realizzate – e con la partecipazione, in alcuni brani, di tre straordinari artisti: Franco Battiato, Luca Carboni e Paolo Fresu.
Il singolo che anticiperà l’album è "Tante belle cose", un brano di Françoise Hardy del 2004 con lo splendido adattamento del testo in italiano di Franco Battiato e la partecipazione di Paolo Fresu. Una ballata di grande impatto emotivo, sia musicalmente che per la profondità della tematica del testo, dove emergono grande forza e dolcezza che si sposano perfettamente con la voce ed il carisma interpretativo di Alice.
Da oggi 24 ottobre parte la programmazione radiofonica di "Tante belle cose" ed il singolo sarà disponibile negli store digitali, in attesa di scoprire tutto l’album e le sue dieci affascinanti perle musicali.
Devo lasciare la tua mano
senza dirti a domani
niente potrà cambiare il mio legame
anche se devo andare via
tagliare i ponti, cambiare treno
l’amore è più forte di un addio
quello che fa battere il cuore sublimando il dolore
trasformare il piombo in oro tante belle cose ancora
alla fine del tunnel si disegnerà un arcobaleno
rifioriscono i lillà
tante sorprese innanzi a te
Ti seguirò da un'altra riva
qualunque cosa tu farai
io sarò con te come una volta
anche se andremo alla deriva
stati di grazia forze nuove
ritorneranno molto presto
nello spazio tra cielo e terra
si nascondono misteri
come la nebbia all’alba e tante belle cose che tu ignori
la fede che abbatte le montagne
la purezza del tuo cuore
pensaci appena ti addormenti
l’amore è più forte della morte
Nello spazio tra cielo e terra
si nascondono misteri
pensaci quando ti addormenti
l’amore è più forte della morte
senza dirti a domani
niente potrà cambiare il mio legame
anche se devo andare via
tagliare i ponti, cambiare treno
l’amore è più forte di un addio
quello che fa battere il cuore sublimando il dolore
trasformare il piombo in oro tante belle cose ancora
alla fine del tunnel si disegnerà un arcobaleno
rifioriscono i lillà
tante sorprese innanzi a te
Ti seguirò da un'altra riva
qualunque cosa tu farai
io sarò con te come una volta
anche se andremo alla deriva
stati di grazia forze nuove
ritorneranno molto presto
nello spazio tra cielo e terra
si nascondono misteri
come la nebbia all’alba e tante belle cose che tu ignori
la fede che abbatte le montagne
la purezza del tuo cuore
pensaci appena ti addormenti
l’amore è più forte della morte
Nello spazio tra cielo e terra
si nascondono misteri
pensaci quando ti addormenti
l’amore è più forte della morte
Alice e il fotografo Massimo Gardone
autore degli splendidi scatti per questo e tanti altri album di Alice
mercoledì 22 ottobre 2014
"Tante belle cose" il nuovo singolo di Alice dal 24 ottobre su iTunes
"Tante belle
cose" sarà disponibile esclusivamente come download su
iTunes e poi anche sugli altri store digitali,
da Venerdì 24
Ottobre.
martedì 21 ottobre 2014
11.11.2014: "Weekend", il nuovo album di Alice
sabato 18 ottobre 2014
Alice Official Page Facebook
E' finalmente on-line, da oggi, la pagina ufficiale Facebook di Alice, curata direttamente da Alice stessa con il suo staff. Quindi seguiamola tutti attentamente per sapere le imminenti novità!
lunedì 29 settembre 2014
Alice / "Premio speciale alla carriera Michel Gondry"
Cervignano, ecco i vincitori del film festival
„Sabato 27 settembre è stato consegnato a Alice il premio speciale alla carriera Michel Gondry nell'ambito del 2° Film Festival di
Cervignano (UD), "...per aver saputo diversificare la sua proposta artistica,
riuscendo a tenere insieme in perfetta armonia da una parte una ricerca
musicale coltissima e di grande originalità – che ha spaziato
dall'avanguardia alla musica sacra – e dall'altra una dimensione più
pop, ma altrettanto rilevante."
Grazie infinite a Davide , per il video della premiazione e per le foto.
ALIvE (Alice Live)
“
ALICE | Premio speciale alla carriera Mchel... di DavideAndreis
ALIvE (Alice Live)
“
ALICE | Premio speciale alla carriera Mchel... di DavideAndreis
lunedì 22 settembre 2014
Alice ospite di Mario Venuti nell'album "Il tramonto dell'Occidente"
Verrà pubblicato il 23 settembre il nuovo album di Mario Venuti dal titolo ”Il tramonto dell’Occidente” (iTunes), realizzato con la collaborazione di Kaballà e di Francesco Bianconi dei Baustelle, con la partecipazione di Alice nel brano "Tutto appare", Franco Battiato ("I capolavori di Beethoven"), Nicolò Carnesi ("L'alba") e Giusy Ferreri ("Ite Missa Est") .
"TUTTO APPARE"
Perché chi cerca verità
La ordina nei bar?
Cos’è che turba già da un po’
I figli dello smog?
Niente esiste
Tutto appare
C’è quello che non c’è
Niente esiste
Tutto appare
E nulla è come è
Chi è che vende alla tv
Politica e voodoo?
Chissà che differenza c’è
Fra l’anima e lo spread?
Niente esiste
Tutto appare
C’è quello che non c’è
Niente esiste
Tutto appare
E nulla è come è
E noi com’eravamo
Da ragazzi la domenica?
Così ci baciavamo
Per un dio bellissimo
Che in un attimo passò
Solo quello
Che non siamo
Solo questo so.
La ordina nei bar?
Cos’è che turba già da un po’
I figli dello smog?
Niente esiste
Tutto appare
C’è quello che non c’è
Niente esiste
Tutto appare
E nulla è come è
Chi è che vende alla tv
Politica e voodoo?
Chissà che differenza c’è
Fra l’anima e lo spread?
Niente esiste
Tutto appare
C’è quello che non c’è
Niente esiste
Tutto appare
E nulla è come è
E noi com’eravamo
Da ragazzi la domenica?
Così ci baciavamo
Per un dio bellissimo
Che in un attimo passò
Solo quello
Che non siamo
Solo questo so.
"Da parecchio tempo ormai ci si interroga su quanto la realtà virtuale o
quella dei media sia preponderante rispetto al dato reale. “Even better
than the real thing” cantavano gli U2 tempo fa. La realtà oggettiva
scompare sommersa da mille propagazioni in un gioco di ombre cinesi.
Niente esiste, tutto appare." (Mario Venuti)
"Com'è nato il coinvolgimento di Alice per Tutto appare?
Mario Venuti: Le canzoni spesso per la loro natura suggeriscono degli interpreti. Alice è una voce unica nel panorama della musica italiana. Un'icona che impreziosisce la canzone." (TGCom24)
"Com'è nato il coinvolgimento di Alice per Tutto appare?
Mario Venuti: Le canzoni spesso per la loro natura suggeriscono degli interpreti. Alice è una voce unica nel panorama della musica italiana. Un'icona che impreziosisce la canzone." (TGCom24)
"...Tutto appare è una delle canzoni più intense, impreziosita dalla voce di Alice, un
gioco di ombre cinesi, tra ricordi dell’età dell’innocenza, in una
società nella quale prevale l’apparire sull’essere e l’anima si confonde
con lo spread, per chiudere con una citazione di Ossi di seppia di
Eugenio Montale." (La Sicilia.it)
domenica 21 settembre 2014
Alice al Cervignano Film Festival il 27 settembre, "Premio speciale alla carriera Michael Gondry"
A Cervignano del Friuli (UD), in occasione del
Cervignano Film Festival 2014, sabato 27 settembre alle ore 21, in Sala
Aurora - Teatro Pasolini, ci sarà la presenza speciale di Carla Bissi,
in arte Alice, che ritirerà il “Premio speciale alla carriera Michel Gondry". Come riporta l'articolo di UdineToday, Alice è in uscita imminente con il suo prossimo disco previsto, appunto, per quest’autunno.
Cervignano Film Festival - Foto da Tempo senza Tempo
Cervignano Film Festival - Foto da Tempo senza Tempo
sabato 13 settembre 2014
Dintorni/ Kate Bush, il grande ritorno live con "Before the Dawn"
FUORI DAL BUIO E
VERSO LA LUCE
Quando le luci infine si abbassarono, e l’assordante
mormorio della folla cedette lentamente alla tangibile, elettrica sensazione di
grande attesa, che si poteva quasi scorgere nel suo zigzagare tra le poltrone
in sala, tutto di colpo divenne reale, come se le vite di quelle migliaia di
persone tra il pubblico avessero appena scoperto una nuova, sconosciuta ma
attesa, quarta dimensione a completare le loro incomplete esistenze
tridimensionali.
Tutti gli sguardi erano focalizzati sul palco vuoto, dove
una manciata di strumenti era ancora in attesa dei musicisti, come foglie
dimenticate tra i rami, che aspettano l’arrivo di uno zefiro che soffi e ne
apra le danze, mentre le prime ipnotiche parole della preghiera di ‘Lily’
lentamente si susseguivano dagli enormi amplificatori, afferrando gentilmente
alla gola gli ascoltatori.
D’un tratto, Kate entrò in scena, creatura di un regno
lontano, seguita dai membri della sua banda di zingari in fila indiana, e il
pubblico letteralmente impazzì.
Fu allora che mi resi conto della vera forza di quel legame
quasi religioso, forgiato tra l’artista e il suo pubblico, attraverso anni di
visione e integrità artistica, ossessiva ricerca sperimentale del suono,
surreale approccio alle liriche, e l’uso del suo più peculiare strumento: una
voce capace di sanare qualunque ferita dell’anima.
La sua voce s’innalzava alta nell’aria, perfettamente
indomita come nei suoi dischi, selvaggia e coraggiosa come ruggente felino in
una giungla di pericoli invisibili, apparentemente non timorosa del peso
psicologico di più di tre decadi di ritiro dal palco, sulle sue spalle. Un
vuoto che avrebbe potuto trasformarsi in un mostruoso buco nero, ma che nella
realtà si dissolse in un attimo, non appena la sua figura di madre terra
accolse metaforicamente il corpo del suo pubblico, le braccia aperte nel
preludio materno di un abbraccio, il sorriso prologo dell’indimenticabile
viaggio musicale a venire.
Quella voce attaccò, a volte, con l’imprevedibilità di un
predatore acquattato in attesa del momento dello scatto, salendo e scendendo i
gradini del pentagramma con l’abilità di un’equilibrista, cosciente dell’abisso
in attesa, ma che non guarda mai in basso.
Ogni brano incluso in quella prima manciata di composizioni
fu accompagnato dall’applauso di riconoscimento della folla, anche se, probabilmente,
ciascuno degli astanti avrebbe amato aggiungere i propri pezzi preferiti a quel
limitato set di canzoni.
Kate appariva rilassata, come davvero gioisse della
performance, spesso aggiungendo con grazia alle sue acrobazie vocali, movimenti
rallentati del suo corpo. A volte, inseguendo il suo riflesso scuro sulle assi
del palco, memore del più noto personaggio di Barrie, o forse persa in un gioco
d’ombre cinesi, quasi a riavvolgere il nastro della sua vita, di colpo tornata
bambina a giocare con la luce, la notte.
Il drammatico suono del bullroarer frantuma di colpo
l’atmosfera sognante delle ultime note di ‘King Of The Mountain’, preparando il
palco per il primo vero tuffo nelle acque tenebrose di ‘The Ninth Wave’, dove
la realtà diviene sogno, il sogno incubo, e l’incubo ritorna a farsi vita
reale, in un continuo gioco di cambi di ruolo e di luogo, nel tempo e nello
spazio.
La bellezza di questa suite sta nel fatto che funziona perfettamente, sia come splendido pezzo narrativo, che come metaforico racconto di una perdita, della terrificante esplorazione di sé, delle impossibilità della comunicazione umana, del prendere atto delle priorità dell’esistenza.
La bellezza di questa suite sta nel fatto che funziona perfettamente, sia come splendido pezzo narrativo, che come metaforico racconto di una perdita, della terrificante esplorazione di sé, delle impossibilità della comunicazione umana, del prendere atto delle priorità dell’esistenza.
Ma le parole non possono davvero esprimere l’incredibile
quantità d’informazioni, sia sonore sia visive, letteralmente gettate addosso
al pubblico, durante la spettacolare performance della seconda facciata tratta
dall’album ‘Hounds Of Love’.
La suite include sezioni preregistrate e filmate,
proiettate su un grande schermo, che si suppone rappresentino la realtà della
vicenda, mentre ciò che accade sul palco rappresenta il lato immaginario del
subconscio della naufraga protagonista, che fluttua in acqua durante la notte.
Ci sono così tanti livelli interpretativi di ciò che i
sensi catturano dal palco, che sarebbe davvero impossibile rendere giustizia
alla performance teatrale nella sua interezza, senza essere costretti a
tralasciare qualche importante dettaglio. In un certo senso, è come se ci si
concentrasse su qualcosa, essendo perfettamente coscienti che si perderà
qualcos’altro, nel frattempo. Quasi come a voler catturare le forme cangianti
dei cristalli colorati in fondo ad un caleidoscopio. Sai bene che quei pezzetti
di plastica si mescolano magnificamente, e cerchi disperatamente di riconoscere
forme in quei frammenti di magia, ma loro cambiano continuamente, e sei tu
l’artefice del cambiamento, che nasconde l’ironia dietro alla storia.
Kate e i suoi talentuosi collaboratori sono i creatori che
stanno dietro alla magia. Non stupisce che tutti cerchino spesso di leggere tra
le righe, perché è così che deve essere. Il lavoro di Kate ha sempre lasciato
molto spazio all’immaginazione, come se lei segretamente volesse indurre il suo
pubblico a trovare i propri percorsi creativi, a creare le proprie storie, a riconoscere
le forme nel caleidoscopio del suo genio.
Ogni aspetto di ‘The Ninth Wave’ è stato meticolosamente
intessuto sulla tela della visione di Kate. Ogni filo s’intreccia
meravigliosamente con il seguente, come nel più divino disegno d’arazzo. E questo
è forse ciò che davvero accomuna ‘The Ninth Wave’ a ‘A Sky Of Honey’, in
termini di produzione: una dettagliata fascinazione per la bellezza e il
racconto, la necessità di donare a entrambe le suite, una controparte visiva
alla loro già incantevole bellezza.
Certamente, ‘The Ninth Wave’ esplora gli oscuri recessi
della mente attraverso il proprio doloroso e, a tratti, spiazzante immaginario
di un’anima in pena. Al contrario, ‘A Sky Of Honey’ è celebrazione di luce e
vita, Natura e Arte, lungo il proprio romantico racconto di un viaggio
attraverso le emozioni dell’artista. Tuttavia, in realtà, esse non sono altro
che le due facce della stessa medaglia.
L’approccio d’avanguardia a ‘The Ninth Wave’, la sua
qualità surreale, il mix di dramma e commedia - che danzano mano nella mano
come nelle più perfette combinazioni di estremi, soprattutto nelle sezioni di
dialogo - e il visionario set scenografico, contribuiscono ad un’intensa
ricezione dell’opera, che appare come composta da un insieme d’ingredienti magistralmente
equilibrato.
I momenti più drammatici e, forse, commoventi dello
spettacolo, risultano essere quelli in cui Kate appare più vulnerabile, come
nella straziante ‘And Dream Of Sheep’, o durante ‘Hello Earth’, uno dei picchi
emotivi più alti dell’intero lavoro. Vedere il corpo di Kate trasportato giù
dal palco da una coorte di adepti Fish People, in una processione
impressionante da funerale, è un’immagine che resterà scolpita nella mia mente,
per il resto della mia vita.
La seconda parte dello spettacolo, il trionfo bucolico di ‘A Sky Of Honey’, si confronta con la visione puramente artistica di una giornata nella vita di chi si stupisce del continuo cambiamento della luce, mentre ogni tipo di uccello celebra gloriosamente il trascorrere del tempo, dal primo pomeriggio al mattino seguente.
La seconda parte dello spettacolo, il trionfo bucolico di ‘A Sky Of Honey’, si confronta con la visione puramente artistica di una giornata nella vita di chi si stupisce del continuo cambiamento della luce, mentre ogni tipo di uccello celebra gloriosamente il trascorrere del tempo, dal primo pomeriggio al mattino seguente.
Ancora una volta, tutto è rallentato come a voler godere
pienamente dell’attimo, mentre immagini di stormi di creature dell’aria,
riempiono con grazia lo schermo.
C’è molta Italia in questa sezione dello spettacolo, dagli ovvi riferimenti a Roma e alle liriche di ‘Prologue’, alle maschere veneziane che ricordano il carnevale in laguna. Sarebbe interessante conoscere la reazione degli altri spettatori a questo particolare aspetto dello spettacolo, poiché ritengo di esserne stato colpito ad un livello diverso, per più di un’ovvia ragione. Sì, sono italiano. Ma, ben più importante, mio padre era un pittore. Immagino che ciò abbia dunque avuto un impatto su di me che, diversamente, non avrei vissuto.
C’è molta Italia in questa sezione dello spettacolo, dagli ovvi riferimenti a Roma e alle liriche di ‘Prologue’, alle maschere veneziane che ricordano il carnevale in laguna. Sarebbe interessante conoscere la reazione degli altri spettatori a questo particolare aspetto dello spettacolo, poiché ritengo di esserne stato colpito ad un livello diverso, per più di un’ovvia ragione. Sì, sono italiano. Ma, ben più importante, mio padre era un pittore. Immagino che ciò abbia dunque avuto un impatto su di me che, diversamente, non avrei vissuto.
‘A Sky Of Honey’ è tutta piume e becchi, cinguettii e
campane, e ognuno sul palco sembra essere posseduto da questa sindrome
ornitologica, soprattutto Kate, nel suo progressivo trasformarsi anch’essa in
volatile.
Ci sono momenti di assoluta bellezza, come quelli che
mostrano frecce scagliate trasformarsi in uccelli in volo, o la presenza
poetica del modello in legno dell’artista, a tratti somigliante al Pinocchio di
Collodi. Tuttavia, ancora una volta, scegliere un singolo dettaglio non
renderebbe giustizia al resto della performance.
‘Before The Dawn’ appare come qualcosa che deve molto al
rapporto madre-figlio, non solo per il rilevante contributo di Albert dietro
alla decisione della madre di tornare sulle scene dopo una lunga assenza, ma
anche per il viscerale legame, umano e artistico, così visibile sul palco.
Albert è un giovane artista talentuoso, e deve essere stato complesso per lui
affrontare un progetto così ambizioso alla sua età. La sua voce, sebbene
piacevole e ben modulata, mostra a volte le comprensibili limitazioni di uno
strumento che sta cercando definizione, nel corpo di qualcuno che non è più un
bambino, ma non è ancora un uomo. Sono certo che apprezzeremo ancora di più le
sue performance in un futuro prossimo, quando la sua voce avrà trovato,
maturando, il proprio spazio e la propria forza.
Devo ammettere che, personalmente, avrei amato vedere Kate esibirsi
al piano in più di un singolo brano, confinato al termine dello
spettacolo. Per me, seppur innamorato delle intricate ramificazioni del
suo lavoro più sperimentale, la vera forza dell’artista sta nel legame
speciale con il suo piano. Quando Kate si siede di fronte alla tastiera e
inizia a cantare con l’anima, ogni cosa intorno a lei smette di
esistere. La sua voce e il suo piano, potrebbero rendere da soli la mia
piccola vita degna di essere vissuta, poiché si tratta di pura emozione e
amore. E questo è ciò che cerco, sebbene sia consapevole che potrebbe
non essere mai mio.
Antonello Saeli – Labyrinths of words
domenica 1 giugno 2014
Alice canta "Madre notte" e "Prospettiva Nevski" per "Sardegna Chi_ama"

[Grazie a Davide per il video]
La serata è stata un grande successo e tutto l'incasso verrà devoluto, attraverso la Regione Autonoma della Sardegna, a favore del ripristino delle scuole sarde danneggiate dall'alluvione dello scorso novembre.
Tutto il concerto con le esibizioni di altri grandi artisti come Eugenio Finardi, Paola Turci, Cristiano De Andrè, Gianna Nannini, Samuele Bersani, Ornella Vanoni ecc., si può rivedere cliccando su
”Sardegna Chi_ama” - RaiTV
giovedì 22 maggio 2014
Alice a Cagliari per "Sardegna chi_ama", sabato 31 maggio 2014: diretta su Rai3 e Rai Radio2
Confermata la partecipazione di Alice a “Sardegna chi_ama“, la grande non-stop di musica e spettacolo in programma sabato 31 maggio a Cagliari a partire dalle 19.30 (cancelli aperti alle 17.30), all’Arena Grandi Eventi di Sant’Elia, il cui incasso verrà devoluto a favore del ripristino delle scuole sarde danneggiate dall’alluvione dello scorso novembre.
Ecco gli altri artisti che parteciperanno : Gianna Nannini, Amii Stewart, Francesco Renga, Mauro Pagani, Eugenio Finardi, Gianmaria Testa, Marco Carta, Omar Pedrini, Claudio Coccoluto, i Perturbazione, Raffaele Casarano, il Devil Quartet, Raphael Gualazzi, Gaetano Curreri e gli Stadio, Paola Turci, Ornella Vanoni, Samuele Bersani, Ron, Cristiano De André, Lella Costa, Ascanio Celestini, Luca Aquino, Piero Marras, Tazenda, Luigi Lai, Elena Ledda, Antonello Salis, Gavino Murgia, NeonElio, Franca Masu, Sikitikis, Menhir, Salmo, Lavinia Viscuso, l’Orchestra d’archi del Teatro Lirico di Cagliari, oltre a Celso Valli nel ruolo di arrangiatore e direttore musicale, e al direttore artistico dell’evento, il jazzista sardo Paolo Fresu.
Un ricco menù di interventi musicali (e non solo), con la regia affidata a Gianfranco Cabiddu e la conduzione di Geppi Cucciari e Neri Marcorè.
Dalle 20 alle 23.30 la maratona di musica e spettacolo verrà trasmessa in diretta televisiva su Rai 3 e sarà seguita, dalle 19.50 alle 24, anche sulle frequenze di Rai Radio2 da Massimo Cirri e Sara Zambotti in una puntata speciale di Caterpillar: due ulteriori canali di visibilità per la campagna di raccolta fondi promossa da “Sardegna chi_ama” sulla piattaforma di crowdfunding Rete del Dono.
Per effettuare una donazione per il ripristino delle scuole isolane colpite dal “Ciclone Cleopatra” basta visitare il sito “Sardegna chi_ama“ e cliccare sul pulsante “Partecipa con una donazione”, o direttamente su Rete del Dono alla pagina di Sardegna chi_ama.
È possibile contribuire alla causa di Sardegna chi_ama anche tramite bonifico su un apposito conto corrente (IBAN: IT89Y0567617400000070083765).
In parallelo alle donazioni spontanee prosegue la prevendita – presso tutte le filiali della Banca di Sassari, i punti vendita del Circuito Box Office, oppure online sul portale Boxol – dei biglietti per l’ingresso all’Arena Grandi Eventi di Sant’Elia: un posto in patea costa 35 euro, in tribuna 25 euro.
Per maggiori informazioni, la segreteria organizzativa di “Sardegna chi_ama” risponde al numero di telefono 0783310490 e all’indirizzo di posta elettronica info@sardegnachiama.it.
“Sardegna chi_ama” è un’iniziativa fatta propria come progetto speciale dalla Fondazione Banco di Sardegna, organizzata dall’associazione culturale Dromos di Oristano col sostegno e la collaborazione di Comune di Cagliari, Regione Autonoma della Sardegna, Banca di Sassari, Unipol, Tiscali, Time in Jazz, Rai3, Rai Radio2, Meridiana, Corriere della Sera, Legacoop Sardegna, Rete del Dono, Sardegna Solidale, IN/ARCH Sardegna, Architecture at Alghero (Dipartimento di Architettura, Design, Urbanistica – Università degli Studi di Sassari), Ance Sardegna, Ordine dei Geologi della Sardegna, IED Cagliari, Università degli Studi di Cagliari, INU Sardegna, Legambiente.
Ecco gli altri artisti che parteciperanno : Gianna Nannini, Amii Stewart, Francesco Renga, Mauro Pagani, Eugenio Finardi, Gianmaria Testa, Marco Carta, Omar Pedrini, Claudio Coccoluto, i Perturbazione, Raffaele Casarano, il Devil Quartet, Raphael Gualazzi, Gaetano Curreri e gli Stadio, Paola Turci, Ornella Vanoni, Samuele Bersani, Ron, Cristiano De André, Lella Costa, Ascanio Celestini, Luca Aquino, Piero Marras, Tazenda, Luigi Lai, Elena Ledda, Antonello Salis, Gavino Murgia, NeonElio, Franca Masu, Sikitikis, Menhir, Salmo, Lavinia Viscuso, l’Orchestra d’archi del Teatro Lirico di Cagliari, oltre a Celso Valli nel ruolo di arrangiatore e direttore musicale, e al direttore artistico dell’evento, il jazzista sardo Paolo Fresu.
Un ricco menù di interventi musicali (e non solo), con la regia affidata a Gianfranco Cabiddu e la conduzione di Geppi Cucciari e Neri Marcorè.
Dalle 20 alle 23.30 la maratona di musica e spettacolo verrà trasmessa in diretta televisiva su Rai 3 e sarà seguita, dalle 19.50 alle 24, anche sulle frequenze di Rai Radio2 da Massimo Cirri e Sara Zambotti in una puntata speciale di Caterpillar: due ulteriori canali di visibilità per la campagna di raccolta fondi promossa da “Sardegna chi_ama” sulla piattaforma di crowdfunding Rete del Dono.
Per effettuare una donazione per il ripristino delle scuole isolane colpite dal “Ciclone Cleopatra” basta visitare il sito “Sardegna chi_ama“ e cliccare sul pulsante “Partecipa con una donazione”, o direttamente su Rete del Dono alla pagina di Sardegna chi_ama.
È possibile contribuire alla causa di Sardegna chi_ama anche tramite bonifico su un apposito conto corrente (IBAN: IT89Y0567617400000070083765).
In parallelo alle donazioni spontanee prosegue la prevendita – presso tutte le filiali della Banca di Sassari, i punti vendita del Circuito Box Office, oppure online sul portale Boxol – dei biglietti per l’ingresso all’Arena Grandi Eventi di Sant’Elia: un posto in patea costa 35 euro, in tribuna 25 euro.
Per maggiori informazioni, la segreteria organizzativa di “Sardegna chi_ama” risponde al numero di telefono 0783310490 e all’indirizzo di posta elettronica info@sardegnachiama.it.
“Sardegna chi_ama” è un’iniziativa fatta propria come progetto speciale dalla Fondazione Banco di Sardegna, organizzata dall’associazione culturale Dromos di Oristano col sostegno e la collaborazione di Comune di Cagliari, Regione Autonoma della Sardegna, Banca di Sassari, Unipol, Tiscali, Time in Jazz, Rai3, Rai Radio2, Meridiana, Corriere della Sera, Legacoop Sardegna, Rete del Dono, Sardegna Solidale, IN/ARCH Sardegna, Architecture at Alghero (Dipartimento di Architettura, Design, Urbanistica – Università degli Studi di Sassari), Ance Sardegna, Ordine dei Geologi della Sardegna, IED Cagliari, Università degli Studi di Cagliari, INU Sardegna, Legambiente.
LE COLLABORAZIONI DI ALICE CON PAOLO FRESU
VIAGGIO IN ITALIA (2003)
Come un sigillo
Islands
Febbraio
CHARADE (1995)
In piedi su uno specchio
Non ero mai sola
La fronte mormora
MEZZOGIORNO SULLE ALPI (1992)
In viaggio sul tuo viso
Lungo ritorno a casa
Madre Notte
Luce della sera
IL SOLE NELLA PIOGGIA (1989)
Cieli del nord
+ Il sole nella pioggia Tour 1990
VIAGGIO IN ITALIA (2003)
Come un sigillo
Islands
Febbraio
CHARADE (1995)
In piedi su uno specchio
Non ero mai sola
La fronte mormora
MEZZOGIORNO SULLE ALPI (1992)
In viaggio sul tuo viso
Lungo ritorno a casa
Madre Notte
Luce della sera
IL SOLE NELLA PIOGGIA (1989)
Cieli del nord
+ Il sole nella pioggia Tour 1990
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