Ecco il servizio del Tg Regionale del Friuli a testimoniare il grande successo di ieri sera al Palamostre di Udine.
Alice
giovedì 31 gennaio 2013
Torino e Bologna attendono Alice
Domani sera Alice tornerà finalmente a cantare, dopo svariati anni, al Teatro Colosseo di Torino e sabato 2 febbraio invece sarà l'Auditorium Manzoni di Bologna a ospitare la terzultima data del Samsara Tour invernale.
martedì 29 gennaio 2013
Alice: 'Il Friuli è meglio della Tv'
Intervista ad Alice, una delle
stelle della canzone italiana degli ultimi decenni che ha scelto da
tempo di vivere in provincia, nella nostra regione e che mercoledì 30
gennaio sarà in concerto al teatro Giovanni da Udine
Il nuovo
tour di Alice segue la pubblicazione dell’ultimo album ‘Samsara’,
uscito a fine settembre (tra le firme, quella di Tiziano Ferro), e mercoledì 30
farà tappa al Teatro Palamostre di Udine, in una data organizzata da
Azalea Promotion. “Nei concerti propongo buona parte delle canzoni di
questo nuovo album, ma c’è soprattutto il mio passato, le canzoni che
mi hanno reso famosa al grande pubblico”.
Da una
decina di anni ha scelto di venire a vivere in provincia, a Tricesimo.
Ma il suo amore per la nostra regione ha radici più ‘antiche’: negli
anni ’80, quando passò – come ama puntualizzare, “da Forum Livii a Forum
Julii”, ossia dalla nativa Forlì al nostro Friuli.
“Lo amo e
frequento da decenni, ho assorbito tutto l’ambiente che mi circonda e
fin dal primo momento ho apprezzato l’accoglienza e la riservatezza al
tempo stesso dei friulani e la presenza significativa, qui, della
natura. Per un certo periodo ho abitato anche in montagna, a Lateis” –
ammette Alice, al secolo Carla Bissi, una delle stelle assolute della
canzone italiane, personaggio da sempre controcorrente, con le sue
scelte spesso lontane dal ‘pop’ e dalla ricerca a tutti i costi del
successo. Al punto che l’ultimo album ‘Samsara’ è arrivato a ben 14 anni
dalla precedente raccolta di inediti.
“Io non
ho mai guardato il mercato - giura - e già da tempo ho fatto scelte
personali ‘scollegate’ da questa logica. Sono uscita da questo
‘meccanismo’, da questa piccola giostra che è lo show-biz in Italia, ma
la vita mi ha regalato grandi esperienze anche al di là della musica”.
Inevitabile
chiedere se le piace la musica del nuovo millennio, in particolare quel
pop televisivo che esce dai talent show e che sembra l’unica proposta
odierna…
“Dico la verità: ho visto qualche volta X Factor, che come spettacolo è anche fatto bene, mentre ho solo tentato di guardare Amici, ma non ce l’ho fatta. Il problema è che i giovani non vengono fatti crescere e non gli viene data una seconda possibilità: esisti solo finché sei in Tv, anche perché è finito il tempo dei direttori artistici che ti lasciavano pubblicare anche 4-5 album prima del ‘successo’ e utilizzavano i guadagni dei big per far crescere i giovani”.
“Dico la verità: ho visto qualche volta X Factor, che come spettacolo è anche fatto bene, mentre ho solo tentato di guardare Amici, ma non ce l’ho fatta. Il problema è che i giovani non vengono fatti crescere e non gli viene data una seconda possibilità: esisti solo finché sei in Tv, anche perché è finito il tempo dei direttori artistici che ti lasciavano pubblicare anche 4-5 album prima del ‘successo’ e utilizzavano i guadagni dei big per far crescere i giovani”.
La musica rispecchia la situazione dell’Italia, insomma?
“La cultura, in genere, è sempre stata estranea a questo Paese, non da quando c’è la crisi, ma almeno da quando io sono al mondo! Tutto quello che è legato alla crescita personale è considerato superfluo, a differenza di altre nazioni europee, dove il sostegno statale non manca”.
“La cultura, in genere, è sempre stata estranea a questo Paese, non da quando c’è la crisi, ma almeno da quando io sono al mondo! Tutto quello che è legato alla crescita personale è considerato superfluo, a differenza di altre nazioni europee, dove il sostegno statale non manca”.
Qui invece, dallo Stato alle Regioni, si continua a tagliare alla voce ‘cultura’. Soltanto per motivi di ‘risparmio’?
“Bisogna chiederlo agli amministratori, non a me! Io non ho mai usufruito di aiuti pubblici, ma mi rendo conto che per un organizzatore i tagli ai contributi vogliono dire impossibilità di organizzare spettacoli. Un concerto ha costi vivi, al di là del cachet degli artisti: non si può suonare senza corrente e senza luci! Senza considerare i posti di lavoro che si perdono in quel mondo che ruota intorno”.
“Bisogna chiederlo agli amministratori, non a me! Io non ho mai usufruito di aiuti pubblici, ma mi rendo conto che per un organizzatore i tagli ai contributi vogliono dire impossibilità di organizzare spettacoli. Un concerto ha costi vivi, al di là del cachet degli artisti: non si può suonare senza corrente e senza luci! Senza considerare i posti di lavoro che si perdono in quel mondo che ruota intorno”.
Il
suo amico Franco Battiato (autore di alcune delle canzoni più famose di
Alice, ndr) ha accettato l’offerta di diventare assessore alla cultura
nella sua regione, la Sicilia. Se glielo chiedesse il prossimo
presidente del Friuli Venezia Giulia, lei farebbe lo stesso?
“A me, per fortuna, non l’hanno chiesto! Battiato è straordinario e non è uscito dal nulla. Un artista può portare una diversa visione della vita e della società, una sensibilità e una cultura che i politici in maggior parte non hanno: la sua è generosità, desiderio di mettersi a disposizione della collettività”.
“A me, per fortuna, non l’hanno chiesto! Battiato è straordinario e non è uscito dal nulla. Un artista può portare una diversa visione della vita e della società, una sensibilità e una cultura che i politici in maggior parte non hanno: la sua è generosità, desiderio di mettersi a disposizione della collettività”.
Che
rapporti ha coi suoi nuovi corregionali? La ‘leggenda’ parla di
un’Alice che vive in Friuli proprio per stare lontana dal mondo dello
spettacolo…
“L’Italia non ha metropoli come Londra e New York che possono darti un vero arricchimento personale, ma solo qualche grande città e tanta provincia.
“L’Italia non ha metropoli come Londra e New York che possono darti un vero arricchimento personale, ma solo qualche grande città e tanta provincia.
Personalmente,
credo proprio che la provincia abbia una qualità della vita superiore,
anche se magari il numero di stimoli è ridotto, ed è anche per questo
che l’ho scelta senza essermi mai pentita. Ho fatto di tutto per
distaccarmi da un certo meccanismo, già quando facevo pop e vincevo
Sanremo o il Festivabar. Staccandomi dalla ricerca del ‘successo’ e del
‘commerciale’, l’arricchimento che ne ho ricavato - di crescita e di
cultura, non di denaro – per me è impagabile”.
Nel corso degli anni, ha avuto modo di entrare in sintonia con questa terra, magari al punto da impararne la lingua?
“Ho lavorato con tanti musicisti di qui, e il service che mi segue dal vivo è proprio di Pordenone. A Tricesimo poi c’è chi, nei negozi che frequento, mi fa piccole lezioni di friulano, traducendomi parole e frasi. Io saluto sempre con ‘mandi’, che interpreto come ‘ti lascio nelle mani di Dio’ e per me ha un significato bellissimo”.
Fonte: Il Friuli.it, di Andrea Ioime
“Ho lavorato con tanti musicisti di qui, e il service che mi segue dal vivo è proprio di Pordenone. A Tricesimo poi c’è chi, nei negozi che frequento, mi fa piccole lezioni di friulano, traducendomi parole e frasi. Io saluto sempre con ‘mandi’, che interpreto come ‘ti lascio nelle mani di Dio’ e per me ha un significato bellissimo”.
domenica 27 gennaio 2013
30 gennaio 2013, Alice in concerto a Udine
Alice: «Vi canterò Samsara e un po’ del mio passato»
UDINE. Avevamo parlato con Alice il giorno prima che uscisse l'album Samsara. In quell'occasione ci raccontò molte cose sul cd e sulla tournée che stava allestendo, ma non c'erano ancora date in regione. Ora, com'è noto, il tour invernale che segna il ritorno live dell'artista forlivese (domiciliata da anni a Tricesimo), dopo aver toccato le principali città italiane, mercoledì 30 riporta Alice a Udine, al Palamostre, alle 21, per l’unica data in Friuli Venezia Giulia. Lunedì non era tra gli ospiti di Fazio per l'omaggio a Gaber, eppure la sua interpretazione di Non insegnate ai bambini è di grande bellezza, «Non sono stata invitata – dice la cantante –, a dire il vero non mi hanno interpellato nemmeno per il cd che è stato fatto..-». – Possibile che a Fazio sia sfuggita la versione contenuta nel suo Viaggio in Italia? «Mah... io credo che lì ci siano altre regole (ride divertita, ndr), non credo dipenda solo da Fazio!». – Un po' come il prossimo Sanremo... ha ragione! «Stia cauto... bisogna stare attenti a come ci si esprime (e sorride ancora, ndr)». – Questa è una tournée che la sta appagando? «Direi proprio di sì: sto lavorando con musicisti meravigliosi e tutto lo staff tecnico, di Pordenone, è veramente straordinario. Molte tappe del tour sono state memorabili, come quella di Milano. Ritornare a cantare a Udine assume per me un valore speciale». – Che ricordo ha dell'ultima sua volta al Palamostre? «Bellissimo! È stato un concerto in trio, accolto molto bene dal pubblico e la mia memoria va a quella serata con affetto molto particolare». – A che concerto assisteremo? «Il programma sarà prevalentemente basato su Samsara e poi un po' di passato prossimo e remoto, con scelta di brani coerenti col nuovo percorso artistico. Per la prima volta sarò in mezzo a videoproiezioni, a immagini: un concerto molto ricco». – A Udine arriva Franco Battiato. Vi incontrerete in privato o lei assisterà al concerto? «Purtroppo, né l'una né l'altra cosa: lo stesso giorno io canto all'Auditorium Parco della Musica di Roma». – C'è una collaborazione o un incontro, nell'arte o nella vita, che ancora le manca? «Direi di no: la vita mi ha dato veramente tantissimo». (al.ze.) Fonte:“Il Messaggero Veneto”
UDINE. Avevamo parlato con Alice il giorno prima che uscisse l'album Samsara. In quell'occasione ci raccontò molte cose sul cd e sulla tournée che stava allestendo, ma non c'erano ancora date in regione. Ora, com'è noto, il tour invernale che segna il ritorno live dell'artista forlivese (domiciliata da anni a Tricesimo), dopo aver toccato le principali città italiane, mercoledì 30 riporta Alice a Udine, al Palamostre, alle 21, per l’unica data in Friuli Venezia Giulia. Lunedì non era tra gli ospiti di Fazio per l'omaggio a Gaber, eppure la sua interpretazione di Non insegnate ai bambini è di grande bellezza, «Non sono stata invitata – dice la cantante –, a dire il vero non mi hanno interpellato nemmeno per il cd che è stato fatto..-». – Possibile che a Fazio sia sfuggita la versione contenuta nel suo Viaggio in Italia? «Mah... io credo che lì ci siano altre regole (ride divertita, ndr), non credo dipenda solo da Fazio!». – Un po' come il prossimo Sanremo... ha ragione! «Stia cauto... bisogna stare attenti a come ci si esprime (e sorride ancora, ndr)». – Questa è una tournée che la sta appagando? «Direi proprio di sì: sto lavorando con musicisti meravigliosi e tutto lo staff tecnico, di Pordenone, è veramente straordinario. Molte tappe del tour sono state memorabili, come quella di Milano. Ritornare a cantare a Udine assume per me un valore speciale». – Che ricordo ha dell'ultima sua volta al Palamostre? «Bellissimo! È stato un concerto in trio, accolto molto bene dal pubblico e la mia memoria va a quella serata con affetto molto particolare». – A che concerto assisteremo? «Il programma sarà prevalentemente basato su Samsara e poi un po' di passato prossimo e remoto, con scelta di brani coerenti col nuovo percorso artistico. Per la prima volta sarò in mezzo a videoproiezioni, a immagini: un concerto molto ricco». – A Udine arriva Franco Battiato. Vi incontrerete in privato o lei assisterà al concerto? «Purtroppo, né l'una né l'altra cosa: lo stesso giorno io canto all'Auditorium Parco della Musica di Roma». – C'è una collaborazione o un incontro, nell'arte o nella vita, che ancora le manca? «Direi di no: la vita mi ha dato veramente tantissimo». (al.ze.) Fonte:“Il Messaggero Veneto”
L’estasi del ‘Samsara Tour’ di Alice a Pescara – Teatro Massimo, 26/1/2013
Una serata estasiante. Alice si conferma un’artista con la A maiuscola: interprete raffinata come poche, ha deliziato ieri sera la platea pescarese del teatro Massimo con un live perfetto. Una scaletta in bilico fra passato e presente, brani tratti dall’ultimo cd ‘Samsara’ che ben si integrano con i successi di una carriera ultratrentennale, una band impeccabile (Marco Guarnerio alle chitarre e tastiere, Andrea Viti al basso, Nik Taccori alla batteria e Osvaldo Di Dio alle chitarre), arrangiamenti curati e soprattutto il timbro caldo di Alice, grande protagonista in ogni momento insieme alle sue movenze armoniche ed eleganti: queste le caratteristiche di uno spettacolo unico.
Nota di merito al gioco minimale di luci e
alle immagini di paesaggi, foto della vita dell’artista, simboli che
scorrono sullo sfondo del palco ad accompagnare le esecuzioni. Le
canzoni di ‘Samsara’ (album che ha segnato il ritorno di Alice con un
progetto di inediti a 14 anni dal precedente ‘Exit’) dal vivo sono
ancora più suggestive e incantevoli: bellissime, in particolare, ‘Morire
d’amore’, il singolo ‘Nata ieri’, ‘Eri con me’, ‘Come il mare’ e
‘Autunno già’. Spazio anche all’arte di Totò con la splendida ‘A cchiù
bella’, musicata da Giuni Russo poco prima di morire, e di Pasolini con
‘La recessione’, dal testo ancora fortemente attuale. Sono stati tanti i
momenti emozionanti della serata.
Toccante l’omaggio a Dalla, con la scelta
di eseguire non uno dei suoi pezzi più popolari, ma ‘Il cielo’,
direttamente dagli esordi del grande Lucio. La voce di Alice ne
valorizza ancor di più la bellezza. I bis mettono d’accordo tutti: i
presenti si alzano in piedi precipitandosi sotto il palco alle prime
note de ‘Il vento caldo dell’estate’, poi l’attesissima (e immancabile)
‘Per Elisa’. Concerto finito? No, perché la gente non vuole saperne di
andar via, e lei non si fa pregare tornando con una ‘Messaggio’ acustica
e trascinante. Si va a casa con una certezza: Carla Bissi, personaggio
schivo, ricercatrice di sonorità fuori da ogni logica commerciale, è un
caso raro di qualità eccelsa in un panorama musicale troppo prigioniero
di schemi che si piegano con facilità al mercato.
Fonte: L’opinionista, Piero Vittoria
sabato 26 gennaio 2013
Alice questa sera in concerto a Pescara
Unica tappa abruzzese del tour che segna il ritorno dell’artista con un nuovo album
PESCARA – Stasera Alice sarà in concerto
al teatro Massimo di Pescara per l’unica tappa abruzzese del suo
“Samsara Live Tour”. Il concerto è organizzato da Elite Agency e Best
Eventi ed avrà inizio alle 21:30. “Samsara” ha sancito il ritorno
dell’artista con un album di inediti dopo ben 14 anni: prodotto da Steve
Jansen, Francesco Messina e Marco Guarnerio, quest’ultimo lavoro della
cantante forlivese ha riscontrato subito il consenso di critica e
pubblico.
Dodici brani ed una bonus track
compongono un disco impeccabile che non ha tradito le attese,
difficilmente etichettabile: è proprio questo il bello di Alice,
un’artista che ha sempre stupito ad ogni sua uscita. Ricercatrice e
sperimentatrice, anche stavolta non si è smentita, circondandosi di
grandi autori quali Mino Di Martino, Franco Battiato e Tiziano Ferro.
Alice è tra l’altro anche autrice di due
delle canzoni , Orientamento e Sui giardini del mondo, quest’ultima
composta insieme a Marco Pancaldi. Tiziano Ferro ha scritto il singolo
Nata ieri ed anche Cambio casa, Mino Di Martino ben quattro canzoni.
Franco Battiato è tornato a scrivere per lei il brano Eri con me.
Molto toccante la cover di Lucio Dalla Il cielo.
Chiaro che il filo conduttore della
sperimentazione non manca in “Samsara”: tanti anni passati dal
precedente album di inediti “Exit” non hanno minimamente scalfito
l’ispirazione ancora oggi ai massimi livelli. Le canzoni del nuovo disco
saranno l’asse portante del concerto di questa sera, ma non mancheranno
i classici di una lunga carriera come Chan-son Egocentrique, Il vento
caldo dell’estate , Per Elisa o la bellissima Prospettiva Nevsky di
Battiato.
Alice, a più di trent’anni dal suo
esordio, è ancora una della più fascinose e misteriose cantanti del
nostro panorama musicale, una di quelle che non si è mai piegata alle
regole del mercato: da non perdere dunque questo suo unico concerto
abruzzese.
Fonte: L’opinionista, Piero Vittoria
venerdì 25 gennaio 2013
giovedì 24 gennaio 2013
Alice: «Canzoni e musica il mio modo di comunicare»
SANREMO
Niente più obblighi contrattuali, dunque. E neppure di rappresentanza, tanto meno pensando a passerelle come quella di Sanremo: «Non ci tornerei - conferma decisa - perché non ne sento la necessità. Per la verità non l’ho mai sentita. Nemmeno nell’81: quando la decisione di andarci non è stata mia, ma soprattutto della casa discografica. Poi, ripensandoci oggi, è stata un’esperienza che mi ha portato tanta fortuna». Insomma indipendenza totale e libertà di scelte da parte di una cantante che, pure, ha segnato la sua carriera di grandi successi oltre a Per Elisa, come Il vento caldo dell’estate, Una notte speciale, Open your eyes.
SAMSARA
«Ho fatto una ricerca attenta - racconta di Samsara -. Si è perso di vista il perché del far musica, oggi tutto è finalizzato ai numeri». Naturalmente non poteva non spuntare Franco Battiato, l’amico di sempre: «Una sera, dopo che in macchina avevo ascoltato a tutto volume la sua meravigliosa L’ombra della luce, l’ho chiamato e gli ho chiesto di scrivermi una canzone altrettanto bella. Ed ecco Eri con me, una canzone mistica».
Ma c’è anche un omaggio a Lucio Dalla con Il cielo, uno a Giuni Russo con A cchiù bella (con testo di Totò), c’è la collaborazione con Mino De Martino (ex Giganti), ci sono testi ispirati a Verlaine e Rimbaud, e c’è la presenza della firma di Tiziano Ferro, con due titoli, Nata ieri e Cambio casa: «Sono una sua fan, mi piace il suo modo di scrivere canzoni senza mai essere banale, cosa sempre difficile. Un amico comune ci ha messo in contatto e Tiziano è stato gentilissimo e disponibile, non credevo». E nell’elenco dei tributi si può anche inserire Morire d’amore, dedicato alla figura di Giovanna d’Arco e firmato da Mino Di Martino: «Il suo spirito - spiega - è immortale e la sua figura è attuale ancora oggi».
LA RIPARTENZA
Insomma, la vita musicale può ricominciare anche a 58 anni e Alice ha anche la motivazione: «Il canto è il mio modo più efficace che ho di comunicare». Intanto, nei concerti racconta la sua carriera, partendo ovviamente dall’ultima tappa: «Ci sono quasi tutti i brani di Samsara, ma la scaletta segue anche un percorso. Sono passati diversi decenni dai miei esordi e ho a disposizione veramente tanto materiale. Quando ho iniziato a pensare al live avevo in mente un elenco di oltre quaranta titoli. La scelta è stata fatta seguendo un filo consequenziale lasciando spazio anche per moltissima poesia, con bellissimi video e immagini».
Fonte:“Il Messaggero, Marco Molendini”
Alice l'anticonformista canta il Samsara tour
ROMA. Figura rara nel panorama della canzone italiana capace di essere grande
vocalist e ispirata autrice, Alice arriva stasera al Parco della Musica
per presentare il suo nuovo progetto "Samsara". Un lavoro
anticonformista, com' è costume dell' artista romagnola, perché
realizzato scegliendo accuratamente brani dal suo repertorio affiancati
però da canzoni di autori popolari e dal nome in qualche caso
inaspettato, come quelli di Mino Di Martino e Tiziano Ferro che si
uniscono a Franco Battiato lui, invece, antico collaboratore e sodale
di Alice. D' altra parte pochi artisti in Italia hanno saputo come lei
coniugare successo di pubblico e sperimentazione, mainstream e ricerca,
pop e perfino musica classica. Questo percorso ha trasformato Alice
in un' instancabile ricercatrice, appassionata del suono in un modo non
comune tra chi fa il suo mestiere. Si spiegano così le prestigiose
collaborazioni intrattenute nel corso degli anni con musicisti
internazionali come Steve Jansen e Richard Barbieri, già esponenti del
gruppo dei Japan, poi Tony Levin, Paolo Fresu e tanti altri. Per questo
si può parlare di caso raro, se non unico, per Alice perché sono
veramente pochi i musicisti, in ambito rock, che sono riusciti ad
emergere anche all' estero con un progetto personale che mirava verso
direzioni inesplorate. Merito della voce forte e potente da contralto,
ma anche della sua dimensione di musicista che l' ha fatta stare al
passo con i progressi del rock prima, della new wave poi e nella scena
ambient e sperimentale. di Felice Lipari, La Repubblica.it Foto Zedlive
mercoledì 23 gennaio 2013
Alice attesa a Roma, Pescara e Udine
“CANTO IN FRIULANO CON PIACERE”: la cantante, dopo Roma e Pescara, tornerà in concerto nell'amato Friuli.
Alice torna in Friuli. La cantautrice romagnola arriverà a
Udine mercoledì 30 gennaio. L’appuntamento è fissato per le 21 al
Teatro Palamostre: unica data in regione del nuovo tour, che nella sua
denominazione ripropone il titolo dell’album “Samsara”. Il
disco, pubblicato lo scorso 18 settembre, contiene dodici brani, tra cui
una canzone firmata da Franco Battiato, “Eri con me”, quattro
composizioni di Mino Di Martino, due di Tiziano Ferro e una creata a
quattro mani con l’ex chitarrista dei Bluvertigo, Marco Pancaldi.Quella
di Alice è una delle voci e delle
personalità più interessanti dell’intera scena italiana, per come
da ormai quattro decenni si muove con originalità e stile tra pop
da classifica, canzone d’autore, sperimentazione e ricerca. Alice occupa
anche una particolare posizione all’interno della produzione musicale
in friulano: nel suo album del 1989 “Il sole nella pioggia”, infatti, si
è cimentata con successo con “Anìn a grîs”, poesia di Maria Di Gleria
trasformata in canzone da Marco Liverani. A pochi giorni dallo
spettacolo in cartellone al Palamostre, abbiamo incontrato l’artista
forlivese, che da anni è di casa in Friuli. Dopo aver partecipato a
Folkest, l’estate scorsa, ritorna in Friuli con un nuovo tour e un nuovo
album.
Che tipo di spettacolo presenterà a Udine il 30 gennaio?
«Si tratta di un set totalmente diverso da quello presentato a Spilimbergo. Lì ero accompagnata da due soli musicisti, mentre in questo caso con me ci saranno Marco Guarnerio e Osvaldo Di Dio alle chitarre, Andrea Viti al basso e Nick Taccori alla batteria. Si tratta di un tour in teatro, che non comprende soltanto la musica, ma è composto anche da video ed immagini. Lo spettacolo è incentrato principalmente sul nuovo album, “Samsara”, nonché su una serie di brani appartenenti al mio repertorio. Si tratta di canzoni alle quali sia io che il pubblico che mi segue siamo molto legati: attingerò dalla mia discografia, andando a ritroso nel tempo sino all’inizio degli anni Ottanta».
Cosa pensa del nuovo disco, “Samsara”, che in sanscrito riprende il senso dello scorrere della vita?
«Sono molto soddisfatta. È un lavoro realizzato con calma e con serenità, con l’apporto di molte persone, con cui condivido gusti e sensibilità. C’è l’apporto fondamentale di Francesco Messina, che cura la produzione. Il nostro sodalizio risale ad oltre venticinque anni fa. Ci riconosciamo in quello che facciamo insieme ed anche nelle collaborazioni con altri musicisti ed autori».
Nell’album c’è anche una canzone firmata da Battiato, autore e musicista al quale è legata una parte significativa della sua carriera…
«L’incontro con Battiato nel 1980 è stato fondamentale, sia sul piano personale che dal punto di vista professionale. È una persona speciale. Con lui e con Giusto Pio abbiamo fatto un bel percorso insieme. Successivamente la nostra collaborazione è stata meno stretta, ma non ci siamo mai persi di vista. Mi piace ciò che fa, e non solo in musica: l’aver deciso di fare l’assessore regionale alla cultura in Sicilia è stato un atto di generosità nei confronti della sua terra».
Parliamo di “Anìn a grîs”, la canzone che nel 1988 vinse il Premi Friûl organizzato da Radio Onde Furlane e che nella versione di Alice ha girato letteralmente il mondo: c’è chi l’ha ascoltata anche in volo, nella playlist di world music offerta da una compagnia aerea internazionale…
«Si tratta di un testo bellissimo, intenso, poetico. L’ho scoperta grazie a Francesco Messina, che in questi anni mi ha messo in contatto anche con molti musicisti con cui ho poi collaborato. In principio avevo qualche problema di dizione: il friulano è una lingua particolare. Tuttavia, grazie all’autrice, Maria Di Gleria, ho superato ogni difficoltà. La canto ancora con piacere». Per ulteriori informazioni riguardanti il concerto: www.azalea.it.Fonte: Il Quotidiano FVG, intervista di Marco Stolfo
Che tipo di spettacolo presenterà a Udine il 30 gennaio?
«Si tratta di un set totalmente diverso da quello presentato a Spilimbergo. Lì ero accompagnata da due soli musicisti, mentre in questo caso con me ci saranno Marco Guarnerio e Osvaldo Di Dio alle chitarre, Andrea Viti al basso e Nick Taccori alla batteria. Si tratta di un tour in teatro, che non comprende soltanto la musica, ma è composto anche da video ed immagini. Lo spettacolo è incentrato principalmente sul nuovo album, “Samsara”, nonché su una serie di brani appartenenti al mio repertorio. Si tratta di canzoni alle quali sia io che il pubblico che mi segue siamo molto legati: attingerò dalla mia discografia, andando a ritroso nel tempo sino all’inizio degli anni Ottanta».
Cosa pensa del nuovo disco, “Samsara”, che in sanscrito riprende il senso dello scorrere della vita?
«Sono molto soddisfatta. È un lavoro realizzato con calma e con serenità, con l’apporto di molte persone, con cui condivido gusti e sensibilità. C’è l’apporto fondamentale di Francesco Messina, che cura la produzione. Il nostro sodalizio risale ad oltre venticinque anni fa. Ci riconosciamo in quello che facciamo insieme ed anche nelle collaborazioni con altri musicisti ed autori».
Nell’album c’è anche una canzone firmata da Battiato, autore e musicista al quale è legata una parte significativa della sua carriera…
«L’incontro con Battiato nel 1980 è stato fondamentale, sia sul piano personale che dal punto di vista professionale. È una persona speciale. Con lui e con Giusto Pio abbiamo fatto un bel percorso insieme. Successivamente la nostra collaborazione è stata meno stretta, ma non ci siamo mai persi di vista. Mi piace ciò che fa, e non solo in musica: l’aver deciso di fare l’assessore regionale alla cultura in Sicilia è stato un atto di generosità nei confronti della sua terra».
Parliamo di “Anìn a grîs”, la canzone che nel 1988 vinse il Premi Friûl organizzato da Radio Onde Furlane e che nella versione di Alice ha girato letteralmente il mondo: c’è chi l’ha ascoltata anche in volo, nella playlist di world music offerta da una compagnia aerea internazionale…
«Si tratta di un testo bellissimo, intenso, poetico. L’ho scoperta grazie a Francesco Messina, che in questi anni mi ha messo in contatto anche con molti musicisti con cui ho poi collaborato. In principio avevo qualche problema di dizione: il friulano è una lingua particolare. Tuttavia, grazie all’autrice, Maria Di Gleria, ho superato ogni difficoltà. La canto ancora con piacere». Per ulteriori informazioni riguardanti il concerto: www.azalea.it.Fonte: Il Quotidiano FVG, intervista di Marco Stolfo
martedì 22 gennaio 2013
Vanity Fair: Intervista Retrò ad Alice
lunedì 21 gennaio 2013
Rovereto, Genova e Verona: Alice, una magia di voce e immagini
"...Questo di Alice è stato un concerto da vedere, ma anche da guardare, o
meglio da contemplare. Ad iniziare dalle movenze ricche di armonia ed
eleganza che Alice, vestita di bianco, esegue mentre canta, mentre sul
fondale scorrono delle immagini suggestive di paesaggi naturali, spazi
siderali e simboli ispirati all’idea del Samsara...Altrettanto raffinato e seducente è il suo virtuosismo vocale quando
modula dalle note più profonde e calde a dei cristallini acuti lirici..." Trentino Corriere Alpi, di Sandra Matuella
Alice e il suo pubblico nel concerto al Teatro Ristori di Verona, 21 gennaio 2013
Alice al Teatro della Tosse di Genova, 22 gennaio 2013 Photo Gallery Rockol.it
domenica 20 gennaio 2013
sabato 19 gennaio 2013
Una settimana di concerti per Alice, da Rovereto a Pescara
Si apre una nuova intensa settimana di concerti per il "Samsara Tour" di Alice:
domenica 20 a Rovereto (TN), lunedì 21 a Verona, martedì 22 a Genova, giovedì 24 a Roma e
sabato 26 a Pescara. Tutte le info qui nella sezione LIVE DATES, sul sito ufficiale di Alice e sul blog Tempo senza Tempo.
Alice, live a Pescara «Le mie canzoni con Battiato e Ferro»
PESCARA. A distanza di 14 anni dall’album “Exit”, Alice torna con un nuovo lavoro, “Samsara”. La cantautrice è impegnata da novembre nel tour che la sta portando
a calcare i palcoscenici dei teatri...
A distanza di 14 anni dall’album “Exit”, Alice torna con un
nuovo lavoro, “Samsara”. La cantautrice è impegnata da novembre nel tour
che la sta portando a calcare i palcoscenici dei teatri di tutta
Italia. Sabato 26 gennaio Alice farà tappa al Teatro Massimo di Pescara,
dove porterà i brani contenuti in “Samsara” e successi storici.
Immancabile, in “Samsara”, la collaborazione con Franco Battiato. Ma
nel disco ci sono anche nomi come Tiziano Ferro e Mino Di Martino. Alice
omaggia Lucio Dalla con la cover de “Il cielo”. I biglietti hanno un
costo di: 30 euro per il primo settore, di 24,35 per il secondo settore,
20 euro per la galleria e 21,74 per il palchetto (più diritti di
prevendita). Sono acquistabili nei circuiti BookingShow, TicketOne,
CiaoTickets e nelle prevendite autorizzate.
Perché “Samsara”?
«È la parola sanscrita che sta a indicare il flusso incessante della vita nel suo ciclo continuo. Questo album parla proprio della vita nei suoi aspetti diversi in modi diversi. Samsara è il termine che essenzializza meglio il senso e il contenuto. L’album è ricco di canzoni differenti, modi diversi di scrittura che però fanno parte di questo meraviglioso mosaico che è la vita».
Qual è stata la risposta del pubblico?
«Straordinaria. Così come straordinaria è la risposta che ho ricevuto ai concerti. Il tour è incentrato sulla quasi totalità dei brani di “Samsara”, ma è anche un percorso musicale. Sono passati diversi decenni dai miei esordi e ho veramente tanto materiale. Quando ho iniziato a pensare al live avevo in mente un elenco di circa 43-44 brani. Chiaramente ho dovuto fare una scelta, legata anche a dare una sorta di lettura abbastanza consequenziale. Nel live ci sarà anche moltissima poesia, con bellissimi video e immagini che verranno proiettate».
Tra i brani contenuti nell’album c’è “Morire d’amore”, dedicato alla figura di Giovanna d’Arco e firmato da Mino Di Martino. Quanto è ancora attuale questo personaggio?
«Giovanna d’Arco è immortale. Quando è morta sul rogo, a 19 anni, aveva fatto cose incredibili, sostenuta da una forza sovrannaturale. Il suo spirito è immortale e ciò che questa giovane fanciulla ha espresso e rappresentato è attuale ancora oggi».
Com’è nata la collaborazione con Tiziano Ferro?
«In maniera molto semplice. Tiziano è un cantautore straordinario, che coniuga la ritmica particolare con testi sempre vivi e mai banali, che parla dell’amore, della dinamica delle relazioni, delle difficoltà esistenziali in un modo suo, nella sua visione della vita profonda e ampia. Lo abbiamo contattato e ha risposto affermativamente e immediatamente. Mi ha scritto due canzoni “Nata ieri” e “Cambio casa”».
Nell’album c’è poi la collaborazione con l’amico Battiato.
«Che però è una collaborazione altrettanto preziosa come quella di Ferro. Da moltissimi anni Franco non mi scriveva una canzone. Gli ho fatto una richiesta specifica, volevo una canzone come “L’ombra della luce”. E’ rimasto un attimo in silenzio, poi ha detto che non sarebbe stato facile perché certe canzoni nascono solo se sei in un determinato stato d’animo. Dopo qualche giorno ha scritto “Eri con me”, che è proprio la canzone che volevo».
“Per Elisa” trionfò a Sanremo nel 1981. Tornerebbe oggi al festival?
«Oggi non ci tornerei come concorrente perché in questo momento non ne sento la necessità, così come non l’ho mai sentita. Nemmeno nel 1981 è stata una mia scelta, più della casa discografica. La vita mi ha portato a vivere quel tipo di esperienza, per fortuna perché mi ha portato tanta fortuna».
Qual è il suo rapporto con l’Abruzzo?
«Ho avuto purtroppo poche possibilità di esibirmi in Abruzzo, quindi mi fa molto piacere poter venire a Pescara».Fonte:“Il Centro” di Rosa Anna Buonomo (Foto di Flavio Francescangeli - S.Agata Bolognese - 11 gennaio 2013)
domenica 20 a Rovereto (TN), lunedì 21 a Verona, martedì 22 a Genova, giovedì 24 a Roma e
sabato 26 a Pescara. Tutte le info qui nella sezione LIVE DATES, sul sito ufficiale di Alice e sul blog Tempo senza Tempo.
Alice, live a Pescara «Le mie canzoni con Battiato e Ferro»
PESCARA. A distanza di 14 anni dall’album “Exit”, Alice torna con un nuovo lavoro, “Samsara”. La cantautrice è impegnata da novembre nel tour che la sta portando
a calcare i palcoscenici dei teatri...
Perché “Samsara”?
«È la parola sanscrita che sta a indicare il flusso incessante della vita nel suo ciclo continuo. Questo album parla proprio della vita nei suoi aspetti diversi in modi diversi. Samsara è il termine che essenzializza meglio il senso e il contenuto. L’album è ricco di canzoni differenti, modi diversi di scrittura che però fanno parte di questo meraviglioso mosaico che è la vita».
Qual è stata la risposta del pubblico?
«Straordinaria. Così come straordinaria è la risposta che ho ricevuto ai concerti. Il tour è incentrato sulla quasi totalità dei brani di “Samsara”, ma è anche un percorso musicale. Sono passati diversi decenni dai miei esordi e ho veramente tanto materiale. Quando ho iniziato a pensare al live avevo in mente un elenco di circa 43-44 brani. Chiaramente ho dovuto fare una scelta, legata anche a dare una sorta di lettura abbastanza consequenziale. Nel live ci sarà anche moltissima poesia, con bellissimi video e immagini che verranno proiettate».
Tra i brani contenuti nell’album c’è “Morire d’amore”, dedicato alla figura di Giovanna d’Arco e firmato da Mino Di Martino. Quanto è ancora attuale questo personaggio?
«Giovanna d’Arco è immortale. Quando è morta sul rogo, a 19 anni, aveva fatto cose incredibili, sostenuta da una forza sovrannaturale. Il suo spirito è immortale e ciò che questa giovane fanciulla ha espresso e rappresentato è attuale ancora oggi».
Com’è nata la collaborazione con Tiziano Ferro?
«In maniera molto semplice. Tiziano è un cantautore straordinario, che coniuga la ritmica particolare con testi sempre vivi e mai banali, che parla dell’amore, della dinamica delle relazioni, delle difficoltà esistenziali in un modo suo, nella sua visione della vita profonda e ampia. Lo abbiamo contattato e ha risposto affermativamente e immediatamente. Mi ha scritto due canzoni “Nata ieri” e “Cambio casa”».
Nell’album c’è poi la collaborazione con l’amico Battiato.
«Che però è una collaborazione altrettanto preziosa come quella di Ferro. Da moltissimi anni Franco non mi scriveva una canzone. Gli ho fatto una richiesta specifica, volevo una canzone come “L’ombra della luce”. E’ rimasto un attimo in silenzio, poi ha detto che non sarebbe stato facile perché certe canzoni nascono solo se sei in un determinato stato d’animo. Dopo qualche giorno ha scritto “Eri con me”, che è proprio la canzone che volevo».
“Per Elisa” trionfò a Sanremo nel 1981. Tornerebbe oggi al festival?
«Oggi non ci tornerei come concorrente perché in questo momento non ne sento la necessità, così come non l’ho mai sentita. Nemmeno nel 1981 è stata una mia scelta, più della casa discografica. La vita mi ha portato a vivere quel tipo di esperienza, per fortuna perché mi ha portato tanta fortuna».
Qual è il suo rapporto con l’Abruzzo?
«Ho avuto purtroppo poche possibilità di esibirmi in Abruzzo, quindi mi fa molto piacere poter venire a Pescara».Fonte:“Il Centro” di Rosa Anna Buonomo (Foto di Flavio Francescangeli - S.Agata Bolognese - 11 gennaio 2013)
martedì 15 gennaio 2013
Milano, un altro grande successo per il Samsara Tour di Alice
E’ un ritorno decisamente gradito quello di Alice: la cantante forlivese, con alle spalle una carriera pluridecennale, è ospite del Teatro dal Verme di Milano per presentare Samsara, il suo ultimo album, che racchiude fin dal suo titolo (in sanscrito Samsara indica il ciclo di vita, morte e rinascita) il senso del disco.
In esso spiccano anche alcune collaborazioni eccellenti, quali per esempio quelle con Tiziano Ferro, Franco Battiato e Mino di Martino e ancora una volta Alice brilla per la capacità di sperimentare, di confrontarsi e miscelare generi diversi oltre che di saper prestare la propria voce dando un valore aggiunto a brani scritti e pensati da altri artisti.
Un pubblico di giovani e meno giovani, piuttosto numeroso, affolla il Teatro dal Verme; sul palco meneghino ad accompagnare la cantante vi sono Marco Guarniero alle chitarre e tastiere, Andrea Viti al basso, Nik Taccori alla batteria e alle percussioni e Osvaldo Di Dio alla chitarra acustica ed elettrica.
In scaletta c’è spazio sia per le nuove canzoni sia per quei brani che hanno reso popolare, o meglio nazionalpopolare, Alice e che ritrovano, grazie ad azzeccati arrangiamenti, nuova vita.
Il pubblico segue il concerto con grande attenzione; è un pubblico che ben conosce l’artista e le tributa vere ovazioni alla fine di ogni brano. Alice si diletta in alcune canzoni anche alle tastiere anche se è la sua voce, calda, precisa e pulita a spiccare. Un concerto davvero piacevole, una degna chiusura per la rassegna Music club organizzata dai Pomeriggi. Articolo e Fotografie di Pier Luigi Balzarini, Leonardo.it
Ecco altri articoli, recensioni e testimonianze della magica serata di ieri al Teatro Dal Verme di Milano:
“Quello sguardo aperto all’infinito: il concerto del Samsara Tour" Recensione di Alessandro Berni (foto di Cattivikt)
Alice, un grande ritorno per l’ultimo appuntamento di Music Club #6
Nel Paese delle Meraviglie di Alice
lunedì 14 gennaio 2013
Stasera il ritorno di Alice a Milano, l'atteso concerto al Teatro Dal Verme
Da Battiato a Ferro, Il ritorno di Alice
«Tiziano mi ha regalato due pezzi Da Franco un inedito dopo 30 anni» Autoprodotta «Ho la mia etichetta, mi sono emancipata dai meccanismi discografici»
domenica 13 gennaio 2013
Intervista su Repubblica: "Vi canto i miei inediti ma non dimentico Per Elisa"
Bene Brava Bissi : "Vi canto i miei inediti ma non dimentico
Per Elisa", di Luigi Bolognini, Repubblica
Con Alice vale sempre la pena di aspettare. A
livello discografico l' attesa di un album di inediti è durata 14 anni, dal
1998 (Exit) al 2012 (Samsara). A livello di live, solo un mesetto: il concerto
di domani sera al Dal Verme era in origine in programma lo scorso 11 dicembre.
Ma una bronchite all' ultimo minuto ha obbligato a rinviare quello che è anche
l' appuntamento finale della rassegna Music Club, anche stavolta un bel
successo di pubblico. E la chiusura è in bellezza. Artistica e pure estetica,
visto che Carla Bissi, il vero nome di Alice, pur avendo ormai 58 anni è sempre
splendida.
Alice, 14 anni senza inediti discografici sono tantissimi, in una
società dell' eterno presente. Come mai?
«Dice bene, di inediti. Perché di altri progetti, dal vivo e anche discografici, ne ho fatti parecchi, in questi anni. Ho cantato musica sacra, God is my dj credo sia il progetto a cui sono più affezionata, Pasolini, Shakespeare, il Battisti versione Panella, De Andrè. Inediti no perché - molto semplicemente - non ne sentivo l' esigenza. L'anno scorso l'ho sentita ed eccomi qua».
"Samsara" è un disco curioso. Proprio nel senso di "mosso da curiosità": composizioni sue, brani scritti apposta da Franco Battiato e Tiziano Ferro, pezzi di Lucio Dalla e Totò. Come ha messo insieme le canzoni?
«Primo criterio, un certo modo di composizione, direi quasi artigianale. Ormai la tecnologia influenza anche il modo di scrivere i pezzi, sembrano cose fatte con la macchinetta. Si è persa l' arte, nobilissima, della canzonetta. Tra i pochi che sanno ancora scrivere come si faceva una volta, unendo melodia, ritmica e parole, c'è Tiziano. Il legame che ho con Battiato è inutile che glielo spieghi, fin dai tempi di Per Elisa e I treni per Tozeur. Il cielo di Dalla l' ho incisa senza dirglielo prima che morisse, volevo fargli una sorpresa, e l'ha fatta lui a me. E 'A cchiù bella di Totò è una perla preziosa che fu già incisa da Giuni Russo, la più grande cantante della mia generazione».
Una che ha vissuto così tante stagioni musicali diverse, che rapporto ha con il suo passato?
«Per fortuna buono. Non mi pento di niente, e anzi tante mie vecchie cose riascoltate adesso sono anche meglio di allora. Le rifarò tutte domani sera. Perché il pubblico le chiede, e perché "Samsara" in sanscrito è lo scorrere del tempo, quindi è logico che io rappresenti il mio».
Rapporto buono anche con "Per Elisa", con cui vinse Sanremo nel 1981 e con cui è stata a lungo identificata?
«Lì la faccenda è un po' diversa. Sono stata 15 anni senza cantarla: mi aveva esasperato, nessuno considerava davvero tutte le cose che avevo fatto in seguito. Poi a metà anni Novanta ho capito che è bellissima, l' ho rifatta prima in versione prog poi acustica. E da allora mi sono riconciliata, adesso sono felice di cantarla».
Lei è romagnola, ma ha vissuto a Milano per oltre vent' anni. È rimasta affezionata alla città? «Certo. Continuo a considerarla la mia città, e continuo ad avere una casa qui. Certo, è cambiata, e in peggio, ma come si è degradato tutto in generale. Ma è vero che l' atmosfera di vent' anni fa non c' è più, adesso si è trasferita a Torino. Non sono rassegnata: le cose potrebbero tornare a migliorare in futuro, ma devono volerlo i milanesi, che però per il momento mi sembra abbiano abdicato al mantenimento e alla cura della città».
«Dice bene, di inediti. Perché di altri progetti, dal vivo e anche discografici, ne ho fatti parecchi, in questi anni. Ho cantato musica sacra, God is my dj credo sia il progetto a cui sono più affezionata, Pasolini, Shakespeare, il Battisti versione Panella, De Andrè. Inediti no perché - molto semplicemente - non ne sentivo l' esigenza. L'anno scorso l'ho sentita ed eccomi qua».
"Samsara" è un disco curioso. Proprio nel senso di "mosso da curiosità": composizioni sue, brani scritti apposta da Franco Battiato e Tiziano Ferro, pezzi di Lucio Dalla e Totò. Come ha messo insieme le canzoni?
«Primo criterio, un certo modo di composizione, direi quasi artigianale. Ormai la tecnologia influenza anche il modo di scrivere i pezzi, sembrano cose fatte con la macchinetta. Si è persa l' arte, nobilissima, della canzonetta. Tra i pochi che sanno ancora scrivere come si faceva una volta, unendo melodia, ritmica e parole, c'è Tiziano. Il legame che ho con Battiato è inutile che glielo spieghi, fin dai tempi di Per Elisa e I treni per Tozeur. Il cielo di Dalla l' ho incisa senza dirglielo prima che morisse, volevo fargli una sorpresa, e l'ha fatta lui a me. E 'A cchiù bella di Totò è una perla preziosa che fu già incisa da Giuni Russo, la più grande cantante della mia generazione».
Una che ha vissuto così tante stagioni musicali diverse, che rapporto ha con il suo passato?
«Per fortuna buono. Non mi pento di niente, e anzi tante mie vecchie cose riascoltate adesso sono anche meglio di allora. Le rifarò tutte domani sera. Perché il pubblico le chiede, e perché "Samsara" in sanscrito è lo scorrere del tempo, quindi è logico che io rappresenti il mio».
Rapporto buono anche con "Per Elisa", con cui vinse Sanremo nel 1981 e con cui è stata a lungo identificata?
«Lì la faccenda è un po' diversa. Sono stata 15 anni senza cantarla: mi aveva esasperato, nessuno considerava davvero tutte le cose che avevo fatto in seguito. Poi a metà anni Novanta ho capito che è bellissima, l' ho rifatta prima in versione prog poi acustica. E da allora mi sono riconciliata, adesso sono felice di cantarla».
Lei è romagnola, ma ha vissuto a Milano per oltre vent' anni. È rimasta affezionata alla città? «Certo. Continuo a considerarla la mia città, e continuo ad avere una casa qui. Certo, è cambiata, e in peggio, ma come si è degradato tutto in generale. Ma è vero che l' atmosfera di vent' anni fa non c' è più, adesso si è trasferita a Torino. Non sono rassegnata: le cose potrebbero tornare a migliorare in futuro, ma devono volerlo i milanesi, che però per il momento mi sembra abbiano abdicato al mantenimento e alla cura della città».
martedì 8 gennaio 2013
Concerto di Rimini, 5 gennaio 2013
Sabato 5 gennaio, Alice ha ripreso il tour, arricchendo il concerto con l'aggiunta di una delle nuove canzoni contenute in "Samsara", finora mai proposta live, l'attesa e applaudita "Un mondo a parte", oltre a nuove splendide immagini scenografiche.
Il concerto è stato un altro grande successo, con ovazioni per Alice e per i suoi ottimi musicisti.
Prossimi appuntamenti live: venerdì 11 gennaio a S.Agata Bolognese, sabato 12 gennaio a Padova e lunedì 14 gennaio a Milano.
Per la data di S.Agata Bolognese consiglio d'informarsi presso il Teatro Bibiena circa la disponibilità dei biglietti, considerata la ristretta capienza di posti dello stesso, telefonando al n.051 6818942 o scrivendo a info@teatrobibiena.it.
Vi ricordo che Alice sarà anche in concerto a Bologna il 2 febbraio all'Auditorium Manzoni.
Grazie a Cristina, Davide, Flavio e Marina per le splendide foto, a testimonianza dell'altrettanto splendida serata, accompagnata dalla magia del mondo musicale di Alice.
Il concerto è stato un altro grande successo, con ovazioni per Alice e per i suoi ottimi musicisti.
Prossimi appuntamenti live: venerdì 11 gennaio a S.Agata Bolognese, sabato 12 gennaio a Padova e lunedì 14 gennaio a Milano.
Per la data di S.Agata Bolognese consiglio d'informarsi presso il Teatro Bibiena circa la disponibilità dei biglietti, considerata la ristretta capienza di posti dello stesso, telefonando al n.051 6818942 o scrivendo a info@teatrobibiena.it.
Vi ricordo che Alice sarà anche in concerto a Bologna il 2 febbraio all'Auditorium Manzoni.
Grazie a Cristina, Davide, Flavio e Marina per le splendide foto, a testimonianza dell'altrettanto splendida serata, accompagnata dalla magia del mondo musicale di Alice.
venerdì 4 gennaio 2013
"Samsara" tra i migliori album del 2012 su Amazon.it
"Samsara"di Alice alla posizione n.17 nella classifica dei 50 album più venduti su
Amazon.it nel 2012 e alla posizione n.6 tra i dischi italiani! Ottimi risultati, quindi, tenendo conto che "Samsara" è stato pubblicato a settembre 2012 con pochissimo sostegno dalla maggior parte dei grandi networks radiofonici (ormai sempre più palesemente"venduti") e dalla tv, in cui lo spazio riservato alla musica è quasi totalmente assente. Amazon: I migliori album del 2012
«Alice è un emblema di stile e di integrità, un esempio di come ci si dovrebbe comportare quando si fa musica: seguendo l’istinto e la passione, assecondando i propri tempi e la propria sensibilità». (Tiziano Ferro)
«Alice è un emblema di stile e di integrità, un esempio di come ci si dovrebbe comportare quando si fa musica: seguendo l’istinto e la passione, assecondando i propri tempi e la propria sensibilità». (Tiziano Ferro)
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